Gestione sistema museale di Macomer: quattro denunce a piede libero

Macomer, la chiesa di San Pantaleo (© foto S.Novellu)

Indagati, tra gli altri, il Presidente Fondazione Prometea e l’Assessore comunale

Si è conclusa con quattro denunce a piede libero l’indagine dei Carabinieri della Compagnia di Oristano per l’affidamento diretto a una Fondazione di partecipazione appositamente costituita della gestione dei beni museali di Macomer.

A rispondere di concorso nel reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” sono stati chiamati lo studioso cagliaritano Roberto Concas (64 anni), l’assessore comunale di Macomer Giovanni Antonio Biccai (56 anni), la presidente della Fondazione Prometea Rossana Muroni (46 anni, di Macomer) e il fratello Sergio (40 anni).

Secondo l’accusa, tutto era stato organizzato con l’obiettivo di assicurare alla Muroni la continuità della gestione dei beni museali di Macomer.

L’idea della Fondazione sarebbe stata proprio sua e l’avrebbe suggerita a Concas, il quale a sua volta l’avrebbe formalizzata nel progetto di gestione dei beni museali che gli era stato commissionato dal Comune di Macomer mentre l’assessore comunale alla Cultura, Giovanni Antonio Biccai, si sarebbe fatto carico di portare la questione in Giunta perché venissero dati agli uffici i necessari indirizzi politici per la scelta dell’affidamento diretto della gestione dei beni museali.

Secondo l’accusa, l’assegnazione diretta permise alla Fondazione di accedere tra il 2012 e il 2014 a ben 371 mila euro di contributi pubblici.

Sergio Muroni deve rispondere anche di calunnia per una querela presentata nel 2013 a carico di una donna, Isabelle Raschina, che per prima aveva sollevato dubbi, su un forum online, sulla regolarità dell’affidamento della gestione dei beni museali alla Fondazione Prometea.

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Sonia