Terrorismo islamico con base in Sardegna: indizi su un possibile attentato kamikaze in Vaticano

Due pachistani sono stati arrestati nelle Marche nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla procura distrettuale di Cagliari e coordinata dal Servizio operativo antiterrorismo e che ha coinvolto le Digos di 7 province, ha portato all’arresto di 18 persone. in relazione a un network terroristico di matrice islamica affiliato ad Al Qaeda con base operativa in Sardegna.

Gli arrestati, che da Cagliari si erano da qualche tempo trasferiti nella zona di Civitanova Marche (Macerata), sono indagati per reati legati al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Contributo determinante all’indagine della Polizia, che ha sgominato la rete fondamentalista islamica con sede in Sardegna è venuto dalle intercettazioni, la traduzione delle quali è stata particolarmente complicata. Lo hanno riferito inquirenti e investigatori nel corso della conferenza stampa in corso alla procura di
Cagliar.

Dalle conversazioni intercettate tra i componenti della cellula di Al Qaida che ha operato in Sardegna è emersa la presenza in Italia di un kamikaze e l‘ipotesi che si progettasse un attentato in Vaticano. Lo hanno riferito gli inquirenti nel corso della conferenza stampa tenutasi alle 12,00 in Procura a Cagliari.

Sono emersi, inoltre, contatti diretti tra le famiglie degli affiliati e Osama Bin Laden. Lo hanno detto gli inquirenti nel corso della conferenza stampa in Procura a Cagliari.

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Sonia