Universitari allo sbando tra l'indifferenza delle istituzioni

Studenti nuoresi protestano in Comune contro la chiusura dell’Ateneo (© foto S.Novellu)

Mobilitazione studentesca in attesa del confronto con il Sindaco di Nuoro

Gramsci diceva “istruitevi, istruitevi, istruitevi”.

Peccato che oggi, nel nostro territorio, anche questa opportunità sta diventando sempre più difficile.

L’Università nuorese da venerdì scorso ha chiuso i battenti.

Tutto si è fermato e nessuno sembra fare nulla: esami bloccati, biblioteca e segreteria chiuse. Il motivo? I trentatré dipendenti della Cooperativa Ecotopia, che gestiva tali servizi garantendo il diritto allo studio, non ricevono lo stipendio da nove mesi.

Questa sera gli universitari delle tre Facoltà dell’Ateneo nuorese (Scienze Forestali, Infermieristiche e dell’Amministrazione) in concertazione con la Cooperativa hanno iniziato la mobilitazione davanti al Palazzo Comunale: volantini alla mano, dove sono riportati i motivi della protesta e la paura per il loro futuro soffocato dall’immobilismo delle Istituzioni locali.

Studenti nuoresi protestano in Comune contro la chiusura dell’Ateneo (© foto S.Novellu)

«Una gestione politica e amministrativa sbagliata» urlano in coro gli studenti, simbolo del fallimento di un sistema regionale e dunque dell’intera Sardegna. Studenti e personale della Cooperativa questo pomeriggio hanno incontrato  l’assessore Comunale all’Istruzione Paola Demuro, in attesa di un confronto diretto con il Primo Cittadino, Alessandro Bianchi.

Gli studenti sanno bene che gli amministratori locali poco possono fare per sbloccare la situazione in quanto i soldi devono arrivare dalla Regione.

A oggi, però, nessun politico che rappresenti il nuorese a livello istituzionale si è mosso per sensibilizzare sul tema l’opinione pubblica e l’attuale Giunta Regionale affinché si attivi a sostenere uno sviluppo concreto del polo universitario del Centro Sardegna.

Da tanto, spiegano i ragazzi, i nostri rappresentanti politici hanno parlato di un tavolo di confronto, auspicandolo in occasione della campagna elettorale di turno, ma questo non è mai stato attivato.

Gli studenti sono consapevoli di poter contare solo sulle loro forze per affrontare una situazione di grave precarietà e immobilismo, che si protrae ormai da anni e che forse non si risolverà mai definitivamente.

Domani la mobilitazione riprenderà dalle nove del mattino e per tutto il giorno davanti al Muncipio.

S. Meloni © Tutti i diritti riservati

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Sonia