IMU: niente esenzione per le case date in comodato ai parenti di primo grado

Nuovo attacco di Marcello Seddone

Che i genitori si rassegnino! Se danno in comodato d’uso ai figli abitazioni di proprietà, l’IMU bisogna pagarla.

Lo denuncia per la seconda volta il consigliere dell’opposizione Marcello Seddone, il quale è anche Vice presidente della commissione al bilancio del Comune di Nuoro.

«La commissione Bilancio stamattina si è riunita in un clima surreale per discutere  di tale esenzione per le case date in comodato ai parenti di primo grado. L’assessore ha spiegato che, a suo parere, non è possibile concedere l’agevolazione poiché il Governo non ha ancora emanato un decreto per compensare gli enti locali del mancato gettito e il Comune di Nuoro non ha stanziato risorse proprie per erogarle, anche perché in questi mesi non si è proceduto neanche a quantificare quanti nuoresi potessero usufruirne» sottolinea Seddone.

 Il consigliere  evidenzia come ci si possa lamentare che:« il Governo nazionale non eroghi i fondi per la copertura quando non si è provveduto a calcolare l’ammontare totale delle agevolazioni, risulta molto discutibile l’interpretazione data per la quale la facoltà di esenzione sia da subordinare ad un decreto ministeriale».

 «Il problema vero non sia di natura tecnica di interpretazione della legge, che eventualmente verrà contestata dai cittadini interessati, bensì di natura politica. Se tale esenzione non poteva essere concessa il Consiglio Comunale doveva esserne informato subito, non ora a marzo. Se il problema era individuare le risorse per adempiere alla chiara volontà della maggioranza, espressa anche con un comunicato stampa del Sindaco tuttora presente sul sito istituzionale del Comune, ed esentare queste abitazioni era possibile fare un’apposita variazione di bilancio. –Conclude Seddone– . Infine considero scorretto che sia stato dato risalto alla concessione dell’agevolazione al momento dell’approvazione, mentre nessuna traccia pubblica sia stata data all’impossibilità di concederla sull’interpretazione delle norme che, per quanto discutibile, era già chiara da mesi. Questo era necessario per permettere ai nuoresi di conoscere quest’orientamento prima della scadenza del 17 febbraio del versamento IMU ma forse si voleva evitare la coincidenza con l’appuntamento elettorale del 16, politicamente molto sentito dalla Giunta nuorese».

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Sonia