Un'analisi a tutto tondo sul Partito Democratico

Incontro con Matteo Orfini (© S.Meloni – Cronache Nuoresi)

Matteo Orfini in un dibattito aperto con Bianchi e Deriu

Qualcuno commenterà: questa è solo propaganda elettorale in fase di elezioni regionali.

Vi anticipo: in qualsiasi modo voi la pensiate, questo è solo un resoconto del dibattito ieri.

Ore 18.30 presso la sede ex IACP di via Piemonte a Nuoro inizia il dibattito su un tema molto delicato e scottante (soprattutto in virtù del fatto che domenica prossima si andrà alle urne per eleggere il futuro Consiglio Regionale e si vuole, pertanto, evitare di dare l’impressione, anche vaga, a chi ti legge che la tua è pura propaganda elettorale): «quale direzione stia prendendo uno dei movimenti politici più importanti del nostro paese, il Partito Democratico».

Nel corso dell’incontro si è discusso molto dell’incertezza del futuro politico del Partito Democratico, un partito che deve tornare a convincere una base elettorale ormai demotivata e avulsa dalla politica.

Ospite d’onore: Matteo Orfini, leader dei cosiddetti “Giovani turchi”, quell’ala (“corrente” si usa ancora?) del PD a cavallo tra dissenso e adesione che da una parte non intende rinunciare a sentire la sua voce e dall’altra vorrebbe che nel movimento avvenga un evoluzione unitaria forte, in grado di portare avanti un progetto comune per il paese.

Moderatori: Alessandro Bianchi, primo cittadino di Nuoro e ex sostenitore di Cuperlo, che deve convivere con i limiti del patto di stabilità in un territorio da sempre problematico e, ora più che mai, piegato da una crisi senza precedenti, e Roberto Deriu, presidente della Provincia di Nuoro, una provincia in fase di cancellazione (come le altre) e candidato esso stesso alla carica di Consigliere regionale, che vede Renzi come il pungolo per dare uno scossone al Partito Democratico

Tra i temi affrontati è certamente da ricordare il difficile passaggio dalla fase Bersaniana a quella Renziana, che in qualche modo ha messo da parte la gerontocrazia e si sta andando verso un rinnovamento che dovrebbe portare il PD a unire tutte le correnti presenti al proprio interno in un unica dottrina politica capace di leggere il repentino cambiamento storico che l’Italia e la Sardegna stanno vivendo oggi.

Ci si è interrogati anche sulla scelta fatta all’ultimo momento di candidare Francesco Pigliaru come Presidente regionale al posto della Barracciu, coinvolta nell’inchiesta sui fondi destinati ai gruppi da parte dei singoli consiglieri.

L’analisi è stata dettagliata e ha portato a riflettere su ciò che tutti i partiti oggi, a prescindere dal colore politico dovrebbero  fare, ovvero affrontare i problemi interni, darsi una linea e, specialmente, fornire risposte immediate ai cittadini su lavoro, istruzione e sviluppo.

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Sonia