Brundibàr: per non dimenticare

Un momento dello spettacolo Brundibàr (foto S. Novellu)

L’opera in scena nella Giornata della Memoria

Ore 20.30 Teatro Eliseo: si apre il sipario e tanti ragazzi escono sul palco. Sul petto, portano una stella gialla, alle loro spalle, su fondo nero le immagini di alcuni volti umani marchiati con un numero. Iniziano a cantare come lo fecero i bambini del campo di concentramento di Teresìn, dei quali su 15.000 riuscirono a sopravvivere in 93.

Successo dello spettacolo Brundibàr, ieri sera all’Eliseo, che ha concluso la Giornata dedicata al genocidio ebraico a opera dei nazisti.

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo numero 2 “P.Borrotzu” e dell’Istituto “Ciusa” (sezione Liceo Artistico), assieme ai musicisti della Scuola Civica e agli organizzatori del progetto dell’Ente Musicale di Nuoro, hanno regalato due ore di connubio fra musica d’autore e suggestive voci bianche dei ragazzi, al folto pubblico presente in sala. Allo stesso tempo hanno ricordato le atroci sofferenze di un popolo sterminato dalla follia dell’organizzazione nazista.

Ieri, prima che lo spettacolo andasse in scena è stato ricordato il significato storico dell’opera e in particolare è stata evocata la rappresentazione speciale di Brundibár che si tenne nel 1944 per una rappresentanza della Croce Rossa che andò ad ispezionare le condizioni di vita nel campo di Teresìn (Theresienstadt).

Quello che la Croce Rossa non sapeva all’epoca era che la maggior parte di quello che vide durante la visita era mera finzione, e che una delle ragioni per le quali sembrava così confortevole era che molti dei suoi residenti erano stati deportati ad Auschwitz con lo scopo di ridurre l’affollamento del campo durante la loro visita.

Settant’anni dopo tutto questo è stato ricordato a Nuoro.

S. Meloni © tutti i diritti riservati

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Sonia