Tumore testa-collo: a Nuoro il punto della situazione

La locandina del convegno

Sabato 18 gennaio un convegno al San Francesco

Se ne parla poco, eppure solo in Italia colpiscono ogni anno circa 12mila persone.

Sono i tumori della testa e del collo, un gruppo di neoplasie che prendono origine da varie sedi: come il cavo orale, la faringe, la laringe, le fosse nasali e i seni paranasali e le ghiandole salivari. Si ammalano gli uomini molto più delle donne, in un rapporto di circa 6 a 1.

Per tentare di affrontare questo tema, con un approccio multidisciplinare, si svolgerà sabato 18 gennaio a Nuoro – presso la Sala Conferenze dell’Ospedale San Francesco – il “Focus sul tumore testa-collo”, che ha per responsabili scientifici la dott.ssa Francesca Capelli, direttore dell’U.O. di Oncologia dell’Ospedale Cesare Zonchello, e il dott. Carlo Loris Pelagatti, direttore dell’U.O. di Otorinolaringoiatria (ORL) dell’Ospedale San Francesco. «La delineazione di indirizzi medico-chirurgici e radioterapici, per una migliore integrazione e condivisione di percorsi diagnostici e terapeutici – spiegano i promotori – ha spinto l’Unità Operativa di Oncologia, in collaborazione con la divisione di ORL, ad organizzare un incontro sull’argomento per ottenere una migliore integrazione e condivisione dei percorsi diagnostici e terapeutici».

L’evento scientifico, accreditato con 7 crediti formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), è rivolto alle figure professionali di Medico Chirurgo (Medicina Generale, Oncologia, Radioterapia, Radiodiagnostica, Otorinolaringoiatria, Igiene Epidemiologia e Sanità pubblica) e Infermiere.

Tutti i tumori del distretto testa e collo hanno alcune caratteristiche in comune, ma sono diversi per storia naturale e comportamento clinico.

L’approccio terapeutico varia di conseguenza. La cura può essere infatti diversa da una sede all’altra e per la stessa sede viene scelta in base alla estensione di malattia. I trattamenti a disposizione sono, storicamente, la chirurgia o la radioterapia nelle forme iniziali e intermedie (stadi I e II).

In alcune situazioni le due metodiche vengono associate. Nelle forme localmente avanzate (stadi III e IV) l’impiego della radioterapia combinata alla chemioterapia è da alcuni anni considerato il trattamento di scelta, in particolare quando l’intervento chirurgico non è possibile o non offre sufficienti garanzie di successo. Dopo oltre 20 anni di ricerca clinica possiamo affermare con certezza che la somministrazione concomitante di chemioterapia e radioterapia aumenta la probabilità di guarigione di quei pazienti con malattia localmente avanzata, permettendo spesso di evitare interventi mutilanti e fortemente invalidanti quale l’asportazione della laringe, con inevitabile perdita della funzione fonatoria in quasi 3 pazienti su 4 affetti da tumore della laringe o dell’ipofaringe”.

«L’ottimale gestione terapeutica dei tumori della testa e del collo – conferma la dott.ssa Francesca Capelli – prevede un approccio multidisciplinare, inteso come metodologia volta ad integrare differenti procedure terapeutiche, per consentire – dove possibile – la conservazione dell’organo. Risulta particolarmente essenziale, infatti, preservare le funzioni fondamentali delle parti colpite dalla neoplasia.

Un’area, quella interessata, che in pochi centimetri vede coinvolte funzioni come: la respirazione, la deglutizione e la parola».

Share
Published by
Sonia