Dopo otto mesi nemmeno una telefonata dal Vescovo

Striscioni dei diversi sindacati alla Sacro Cuore di Nuoro
(foto S. Novellu – Cronache Nuoresi)

Vertenza Sacro Cuore: tutto tace

Le dodici dipendenti sono rimaste senza lavoro e nessuno ha più fatto niente per risolvere la loro situazione.

Spenti i riflettori sulla Comunità alloggio del Sacro Cuore, chiusa da aprile perché il gestore Andrea Serra non pagava né il canone d’affitto dovuto alla Curia né  lo stipendio dovuto alle dipendenti, nessuna Istituzione si è occupato della vicenda.

Dove sono finiti Comune, Provincia e Sindacati che inizialmente avevano preso così a cuore la vicenda? È quello che si chiedono le dipendenti rimaste con in mano un pugno di mosche e tanta rabbia e costrette a rassegnarsi alla situazione.

«Si sono dimenticate di noi – evidenzia qualcuna delle ex-dipendenti che preferisce rimanere anonima – ci aspettavamo almeno una telefonata dal Vescovo, almeno nel periodo natalizio. Ma non è avvenuto».

Qualcuna di loro deve percepire ancora le mensilità di marzo e aprile scorsi e a tutte e dovuto il TFR di due anni. Le difficoltà non terminano qua: «siamo rimaste oltre quaranta giorni senza percepire la disoccupazione e ci hanno trattenuto oltre 1000 euro in tasse e imposte».

Per qualcuna di loro, questo stipendio era l’unica fonte di sostentamento per la famiglia, per cui, una volta che finirà il sussidio della disoccupazione che cosa succederà?

Alle lavoratrici era stato promesso di farle frequentare almeno il corso per operatrici socio sanitarie per una ricollocazione lavorativa ma anche questo è sfumato nel nulla.

«Non ci rimane che appellarci a Papa Francesco: è nostra intenzione scrivergli una lettera» affermano. Chissà se almeno il Lui ci farà almeno una telefonata di conforto.

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Sonia