Evasione milionaria nella movida sarda: disposto l’arresto per Mario Mele

Sonia

Evasione milionaria nella movida sarda: disposto l’arresto per Mario Mele

mercoledì 12 Giugno 2013 - 17:32

La conclusione di una complessa indagine del Nucleo di Polizia Tributaria e Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza ha portato allo smantellamento di una grossa organizzazione criminale che gestiva due delle più famose discoteche della Costa Smeralda, Pata Pata (Budoni) e Buddha del Mar (San Teodoro), e altri locali in Sardegna. Per la prima volta in provincia di Nuoro è stata smascherata un’associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati fallimentari, societari, tributari, previdenziali, contro il patrimonio e altri reati.

Il Tribunale di Nuoro ha disposto l’arresto per Mario Mele (1961) e i suoi complici Pietro Paolo Porcheddu (1964) e Ivan Deidda (1975), e previsto la detenzione domiciliare per Raffaele Donadio (1959). In seguito all’apertura del controllo fiscale, Mele si è subito reso irreperibile e su di lui ora pende un mandato di cattura. Dalle indagini sembrerebbe che Mele, la mente dell’organizzazione, sia fuggito latitante in Kenya, dove anni fa ha aperto una discoteca speculare a Malindi, Pata Pata Beach Club.

L’Operazione “Sidro”, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Nuoro, il Dott. Andrea Schirra, è durata più di un anno, con un’enorme mobilitazione del personale e dei mezzi della Guardia di Finanza che, senza l’uso di intercettazioni telefoniche, avvalendosi di approfondite indagini finanziarie sui conti correnti delle società coinvolte e dei soci, lunghi appostamenti e pedinamenti, ha portato alla luce l’evasione milionaria gestita da Mario Mele.

Un giro di affari che si è macchiato di numerosi reati come banca rotta fraudolenta (patrimoniale e documentale), sottrazione o distruzione delle scritture contabili obbligatorie, dichiarazione dei redditi fraudolente o inesistenti, per un totale stimato di 17 milioni di euro di reddito non dichiarato sottratti all’Erario dal 2007, 1.5 milioni di IVA evasa, 15 milioni di IRAP non dichiarato e 300 mila euro di imposta sugli intrattenimenti mai pervenuta. Mele e i suoi complici, grazie all’uso di prestanome, creavano, gestivano e facevano fallire una successione di società (The Magic Group Srl, Edo Srl, Risea Srl, La Fenice Engineering Srl, Intercantieri Riuniti Srl e Gari Service Srl), che in questi anni hanno accumulato 3 milioni di debito, in particolare nei confronti dei fornitori, dei dipendenti (non pagati), e delle società intorno che rendevano queste discoteche tra le più lussuose e sofisticate d’Italia.

Inoltre, sono stati sequestrati 8 immobili e un terreno agricolo di 14 ettari, per un valore complessivo superiore a 2 milioni di euro, sempre nelle località comprese tra il Comune di Budoni e il Comune di San Teodoro.

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