Nuoro. Orario ridotto alla Primaria di Biscollai: la rabbia dei genitori per lo scarica barile delle istituzioni

Sonia

Nuoro. Orario ridotto alla Primaria di Biscollai: la rabbia dei genitori per lo scarica barile delle istituzioni

sabato 03 Ottobre 2020 - 11:34
Nuoro. Orario ridotto alla Primaria di Biscollai: la rabbia dei genitori per lo scarica barile delle istituzioni

La scuola di Biscollai

Orario ridotto e niente servizio mensa per 260 alunni (15 classi in tutto) della scuola primaria di Biscollai a Nuoro. Il motivo? Servizi igienici e impianti di areazione insufficienti, nella scuola ci sono solo 10 water a fronte di 15 per un numero così elevato di bambini. Nelle aule, inoltre, gli impianti di aerazione “non garantiscono le necessarie condizioni igieniche per lo svolgimento delle lezioni” spiega in alcune note inviate ai genitori il dirigente scolastico Andrea Antonio Fadda.

Stesse criticità per la mensa scolastica: i locali sono dotati di finestroni posti a un’altezza da terra di 6 metri e difficilmente apribili per consentire un adeguato ricambio dell’aria.

Tutto questo a discapito innanzitutto dei bambini, che vengono privati di una parte del tempo formativo che gli è dovuto, e po dei genitori i quali si ritrovano, oltre ai propri impegni lavorativi anche quello di far fronte alla gestione dei figli dopo il suono della campanella delle ore 11.20.

«In 9 mesi, da quando le scuole sono state chiuse per l’emergenza sanitaria da Covid-19, nessuno si è posto il problema di risolvere questi problemi – ci racconta un genitore. Ora, a parte che stanno negando il diritto allo studio ai nostri figli noi genitori ci troviamo ad dover incastrare orari lavorativi con esigenze scolastiche».

In attesa di capire di chi sia la responsabilità dei problemi citati, se della scuola o del comune, che a detta dei genitori si rimbalzano vicendevolmente le responsabilità, il grado di sopportazione di padri e madri di bambini è arrivato ormai al colmo della misura.

Nei gruppi social dei genitori è già partito il tam tam per attivare la protesta sensibilizzare le istituzioni ad adempiere ai loro doveri e risolvere un’emergenza scolastica che per ora non vede soluzione. Della questione ovviamente si sono interessati i rappresentati dei genitori che hanno chiesto con  urgenza un incontro con il preside e l’assessore comunale alla Cultura Sebastian Cocco.

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