Sin dall’alba di ieri, 24 agosto, diversi militari della Compagnia di Macomer, oltre ad unità cinofile, sono stati impegnati in diverse perquisizioni e nell’esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Oristano, su richiesta di quella Procura della Repubblica, di misure cautelari in carcere nei confronti di: Simone Marchi. 24enne di Gavoi, Michele Chillocci. 24enne di Fonni, Giovanni Antonio Addis, 19enne di Bosa e Antonio Pietro Piras, 39enne di Bosa e un obbligo di dimora per Daniel Porcu, di Gavoi, accusati di coltivazione, produzione e spaccio di marijuana e hashish, oltre che di spaccio di cocaina.
Nel corso delle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Montresta, in collaborazione con i colleghi di Suni, Bosa e Silanus, col supporto del Norm di Macomer, dell’aliquota operativa e con il coinvolgimento dei Carabinieri del Reparto Squadriglie di Nuoro e dei Cacciatori di Sardegna, sono state rinvenute due piantagioni (in due diversi sequestri) per un totale di oltre 7.000 piante di marijuana e circa 14 kg di infiorescenze di marijuana già pronta per la vendita. Inoltre, in un’altra circostanza, sempre a carico di un odierno indagato è sono stati rinvenuti altri 12 kg di marijuana, quasi un chilogrammo di hashish ed oltre 100 grammi di cocaina. Il rendimento complessivo dello stupefacente avrebbe prodotto sul mercato illegale circa 6 milioni di euro.
LE PIANTAGIONI – I militari della Stazione Montresta il 17 giugno 2020, nel corso di alcuni controlli nell’agro del Comune di Bosa, a pochi km da Montresta,, hanno rinvenuto un’altra piantagione in località “Monte Filighe“, e arrestato Giuseppe Francesconi, 51 enne di Porto Torres e Simone Marchi, 24enne di Gavoi per la produzione e coltivazione di duemiladuecento piante e detenzione di circa 14 kg di infiorescenze di marijuana. Il primo quale custode e coltivatore (dormiva da diversi giorni in un bivacco) ed il secondo quale “esperto coltivatore” in quanto da tempo impegnato anche nella produzione della canapa light, c.d. “marijuana legale”.
Dopo l’esame di tutti gli elementi raccolti durante il primo sequestro, ulteriori e mirati appostamenti sino al rinvenimento in data 26 giugno 2020, in loc. “Monte Crispu“, di ulteriori cinquemiladuecento piante di marijuana. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenute, inoltre, due tende adibite a bivacco, con radio e cellulari per il controllo a distanza da parte dei custodi della piantagione.
I chiari elementi di colpevolezza emersi, hanno consentito gli arresti odierni, coordinati insieme alle indagini dalla Procura della Repubblica di Oristano, che ha fatto confluire elementi di altre recenti attività (vedasi l’arresto del Antonio Pietro Piras. del 22 maggio 2020), condotte sempre dai Carabinieri della Compagnia di Macomer, per delineare il chiaro quadro accusatorio nei confronti degli indagati.
L’esito dell’operazione è soprattutto il frutto di un lavoro di controllo del territorio della Compagnia Carabinieri di Macomer, in collaborazione con nove 9 Stazioni del territorio e, in particolare, di quelle di Montresta, Silanus, Bosa e Suni. Dopo le formalità gli arrestati sono stati accompagnati ed associati al carcere di Massama (OR) in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del GIP.
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