Il sindaco di Nuoro: “Basta attacchi ai giornalisti. Giù le mani dall’informazione”

Salvatore

Il sindaco di Nuoro: “Basta attacchi ai giornalisti. Giù le mani dall’informazione”

martedì 13 Novembre 2018 - 20:50
Il sindaco di Nuoro: “Basta attacchi ai giornalisti. Giù le mani dall’informazione”

Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu (foto S.Novellu)

Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu scende in campo in difesa dei giornalisti e del diritto all’informazione (APPROFONDISCI)

«Gli attacchi rivolti ai giornalisti da parte di alcuni politici e movimenti, che governano il nostro Paese – scrive Andrea Soddu in una nota – sono un bruttissimo segnale, non solo perché rischiano di ghettizzare, diffamare e criminalizzare un’intera categoria di professionisti, che ogni giorno svolge il proprio lavoro con serietà e dignità, ma perché minano all’articolo 21 della Costituzione e ai valori fondamentali della democrazia».

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Un momento del flashmob dei giornalisti tenutosi oggi a Cagliari

Un momento del flash mob dei giornalisti tenutosi oggi a Cagliari

«Queste parole scritte dai nostri Padri Costituenti non possono essere calpestate da politici dilettanti e volgari – prosegue il Sindaco – che si permettono di offendere e denigrare chiunque osi mettere in discussione il loro operato.
Un atteggiamento pericoloso perché mette a rischio il diritto ad essere informati. In un Paese democratico, la stampa rappresenta un prezioso contro-potere capace di raccontare e controllare quello che succede dentro e fuori dai palazzi. Già in passato, purtroppo, questo Paese ha sofferto una deriva autoritaria e censoria, ci sono stati attacchi a giornali e a giornalisti che hanno portato addirittura alla chiusura di alcune testate, ad allontanamenti ed editti.
Sono stati periodi bui per la nostra democrazia e non possiamo permettere che un linguaggio violento e diffamatorio possa agevolare il ritorno di quei tempi.
L’uso di un linguaggio corretto è il primo segno di rispetto verso una persona e verso la società nella quale viviamo. Non dimentichiamo che è attraverso la censura sul linguaggio e l’informazione che i regimi hanno sempre iniziato la loro crociata contro la libertà di pensiero e di azione dei cittadini.L’ignoranza è la prima arma che viene usata per minare le basi di una società civile, libera e pacifica.
L’invito è quindi ad abbassare i toni, a essere più rispettosi anche a parole nei confronti di tutti. L’intolleranza verso il prossimo si riflette e spesso nasce proprio dall’uso di un linguaggio carico d’odio, discriminatorio, offensivo. E quello usato nei confronti dei giornalisti ne è la prova più eclatante, perché mira a togliere autorevolezza, a imbavagliare attraverso la calunnia».

«Per questo – conclude – esprimo massima solidarietà a tutti i giornalisti, alla Federazione nazionale della Stampa italiana (FNSI) e alle associazioni regionali di stampa che ogni giorno difendono il diritto all’informazione. Basta agli attacchi ai giornalisti. Giù le mani dall’informazione».

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