Nuoro. Il rilancio della Biblioteca Satta riparte dalla Fondazione: illustrato il disegno di legge

Sonia

Nuoro. Il rilancio della Biblioteca Satta riparte dalla Fondazione: illustrato il disegno di legge

martedì 09 Ottobre 2018 - 13:59
Nuoro. Il rilancio della Biblioteca Satta riparte dalla Fondazione: illustrato il disegno di legge

Un momento della conferenza sulla Fondazione biblioteca Satta (foto Cronache Nuoresi)


Nuovi scenari positivi si prospettano per la Biblioteca Satta di Nuoro, almeno stando a quello che hanno riferito in una conferenza stampa, i principali attori istituzionali coinvolti nel disegno di legge, che giuridicamente porterà il Consorzio bibliotecario a diventare una Fondazione. Presenti l’assessore alla Cultura Giuseppe Dessena, il consigliere regionale Roberto Deriu, il commissario straordinario della Provincia Constantino Tidu, il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura Sebastian Cocco e il commissario straordinario della Biblioteca Paolo Piquereddu.

Il disegno di legge prevede l’entrata della gestione bibliotecaria della Regione Sardegna in sinergia con gli altri due enti locali.

Come ha specificato il consigliere Roberto Deriu: «nel nostro territorio, la Provincia aveva un ruolo prioritario nella gestione dei servizi culturali, con la legge Delrio, c’era il rischio che questa istituzione venisse abolita, dunque eravamo in una situazione di emergenza. Il fatto che la biblioteca Satta non fosse un’istituzione comunale ma regionale ha dato la possibilità di cambiare forma giuridica in Fondazione e di salvare questo polo fondamentale. Negli ultimi tre anni le difficoltà sono state tamponate con interventi straordinari della Regione – ha spiegato Deriu -. Se non fossimo intervenuti i Comuni si sarebbero dovuti far carico di tutto, non essendo nelle condizioni di farlo».

Tidu ha precisato che la Fondazione permetterà di acquisire gratuitamente l’edificio di Casa Buscarini con una migliore gestione non solo di quello bibliotecario ma anche di tutti gli altri servizi culturali che fanno capo anche alla Provincia.

Per ora il disegno di legge è stato deliberato dalla Giunta: nel corso della conferenza il consigliere regionale Deriu ha ipotizzato due date utili quelle del 16 o 23 ottobre, dove, spetterà al Consiglio l’approvazione definitiva  in quanto il 24 ottobre iniziano le sessioni per l’approvazione del bilancio, quindi è una corsa contro il tempo per garantire che la norma giuridica entri in vigore il prima possibile.

Tra le novità annunciate c’è l’aumento del budget per la gestione e i servizi bibliotecari che ammonta complessivamente a 800 mila euro (500mila per i servizi e 300mila per il personale).  A breve saranno predisposte delle borse di studio (da 10mila euro ciascuno grazie alla rinuncia dell’indennizzo di Paolo Piquereddu come commissario straordinario), per giovani bibliotecari. 

«Dopo un lungo percorso nel quale non sono mancate difficoltà e tensioni siamo arrivati ad approvare in giunta il ddl per un presidio culturale tra i più antichi nell’isola che risale al 1945 – ha detto Dessena . Sono molto soddisfatto di questo lavoro, perché significa che la biblioteca nuorese, che ha rischiato la chiusura, avrà un nuovo presente e un nuovo futuro». I problemi nascono da lontano. «La biblioteca Satta nel 1985 era diventata Consorzio di cui facevano parte il Comune di Nuoro, la Provincia e le Comunità Montane, queste ultime sono state sciolte e la Provincia dopo il referendum del 2016 non aveva più competenze in materia – ha spiegato Tidu – da lì era iniziata la fase discendente per l’ente. Attraverso la Fondazione, Provincia e Comune interverranno nella gestione con doti finanziarie proprie».  Questa svolta chiude anche le polemiche che avevano visto il comune di Nuoro contrapposto alla Regione: «abbiamo salvato un presidio culturale importante – ha spiegato Cocco. Rimane preponderante il ruolo degli enti locali. La Regione mette un sigillo finanziario, ma il timbro culturale deve essere messo dagli enti locali».

So.Meloni

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