Peste suina. Controlli a tappeto in Ogliastra: sanzione da 20mila euro per due allevatori

Sonia

Peste suina. Controlli a tappeto in Ogliastra: sanzione da 20mila euro per due allevatori

mercoledì 26 Settembre 2018 - 09:56
Peste suina. Controlli a tappeto in Ogliastra: sanzione da 20mila euro per due allevatori

L'allevamento irregolare di maiali a Lotzorai

Un allevamento  composto da 16 maiali non registrati all’anagrafe zootecnica e mai sottoposti ai controlli igienico sanitari sono stati rilevati  a Lotzorai in località Corongiu.

Questa situazione al proprietario degli animali, così come previsto dalla normativa nazionale,  costerà cara.  Infatti  gli sarà applicata una sanzione da 10mila euro per illecito amministrativo con un verbale con le prescrizioni per regolarizzare l’anagrafe e la biosicurezza delle strutture.

Sempre nella giornata di ieri, l’equipe dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, ha scoperto a Cerinas (Girasole), un altro allevamento irregolare con due maiali confinati. Anche in questo caso è stato identificato il proprietario a cui è stato consegnato il verbale con le prescrizioni e a cui sarà recapitata una sanzione da 10mila euro.  In Baronia (agro di Posada) sono stati individuati, in terre pubbliche, e poi abbattuti 2 suini allo stato brado illegale, di proprietà ignota, mai registrati e mai sottoposti ai controlli sanitari. I capi sono stati smaltiti in una discarica dismessa. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione un mezzo terna con cui sono state fatte le operazioni di interramento.

«Teniamo la guardia sempre alta in tutti i territori della Sardegna – ha osservato il responsabile dell’UdP e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini – soprattutto in quelle zone dove continua a persistere il virus e, seppur con numeri ridottissimi, a registrare focolai della malattia. Purtroppo dobbiamo ancora constatare l’esistenza di soggetti che, operando nell’illegalità, mettono a rischio il lavoro dei tanti allevatori seri ed onesti che operano nel rispetto delle regole. La presenza di questi allevamenti illegali rappresenta un pericolo costante per l’insorgere della PSA, determinando il blocco delle movimentazioni e delle vendite. Contro questa piaga – ha concluso De Martini – non ci possiamo permettere di fare un passo indietro o di allentare la presa».

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