Assalto agli autobus e viaggi della speranza per la scuola: i ragazzi del centro Sardegna abbandonati dalle Istituzioni

Sonia

Assalto agli autobus e viaggi della speranza per la scuola: i ragazzi del centro Sardegna abbandonati dalle Istituzioni

martedì 25 Settembre 2018 - 12:14
Assalto agli autobus e viaggi della speranza per la scuola: i ragazzi del centro Sardegna abbandonati dalle Istituzioni

Studenti su un'autobus stracolmo

E al numero telefonico diretto con l’assessore regionale ai trasporti, intanto, non risponde nessuno

Da Desulo a Sarule, con l’inizio della scuola gli studenti pendolari hanno sempre il solito problema: riuscire a salire sull’autobus che li conduca a scuola e, poi, li riporti a casa.

Pochi mezzi pubblici e molti giovani che, quando si ritrovano alla stazione o alle fermate dell’ARST, danno letteralmente l’assalto al mezzo per riuscire a trovare un posto a sedere, un po’ in stile “assalto alla diligenza”. Ma il 1800 è già trascorso da tempo e nel 2018, questa situazione, ogni giorno mette seriamente a rischio l’incolumità degli studenti del Nuorese i quali come i coetanei del resto dell’Isola, sono costretti a subire tutto questo con una sola finalità: “andare a scuola”.

La cronaca già ci ricorda che esattamente un anno fa Antonio Meloni (APPROFONDISCI), 15 anni ancora da compiere, morto dopo essere stato schiacciato da un autobus dell’ARST al quale si accingeva ad accedere.

La protesta degli studenti all'ARST (©foto S.Meloni)

Nuoro, studenti alla stazione ARST (© foto Cronache Nuoresi)

IL PUNTO DI VISTA DEGLI STUDENTI: Paradossalmente non c’è solo questo disagio da affrontare, anche il tragitto, infatti, diventa problematico. Un vero e proprio viaggio della speranza, come denuncia una studentessa di Desulo che scrive: «abbiamo già il problema della strada in pessime condizioni e della SP Desulo-Montecorte chiusa, inoltre dobbiamo affrontare un altro problema: l’affollamento del pullman. Pullman strapieno. Ovviamente più di un certo tot di persone in piedi non ci possono stare e l’autista, giustamente,  per non rischiare la patente, pretende che si scenda dal  mezzo pubblico.

Nel viaggio di ritorno ossia da Nuoro ai nostri paesi (Desulo, Isili, Orroli e dintorni), siamo noi che patiamo i maggiori disagi, in quanto siamo noi  che spesse volte saliamo per ultimi con tutte le conseguenze che ho descritto. Ormai è il quarto anno che noi chiamiamo l’ARST e lottiamo sia per la strada sia per questa questione che ovviamente non è stata ancora risolta». Gli studenti chiedono di potenziare il servizio attraverso un diretto per quelli di Mamoiada intorno alle 13 / 13 30 (attualmente i pullman sono due uno degli studenti alle 14.00 e un’altro di linea alle 15.00).

L’ASSESSORE: «Perché noi paesini del centro Sardegna non possiamo avere gli stessi diritti degli altri?». Questa domanda abbiamo provato a rivolgerla all’assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu, attraverso un numero telefonico diretto facilmente individuabile tramite internet. Abbiamo provato a chiamare in diverse fasce orarie ma nessuno ci ha mai risposto. Allora abbiamo tentato di contattare l’amministratore regionale dell’ARST Chicco Porcu che invece risponderà a tutti i quesiti in merito al problema via mail. Speriamo e ne riferiremo.

Abbiamo sentito anche il consigliere regionale dei Riformatori Luigi Crisponi, il quale ha depositato un’interpellanza sull’argomento: «ho chiesto all’assessore ai Trasporti e all’amministratore regionale dell’ARST quali siano gli accorgimenti che stanno mettendo in atto per ovviare a tale disagio quotidianamente subito dai nostri ragazzi che nessuno tutela sia nel prendere che a bordo del mezzo pubblico. Cosa si sta aspettando a potenziare il parco autobus?».

Appunto cosa si sta aspettando a risolvere un problema che puntualmente, ogni anno, si ripresenta con il suono della campanella. Aspettiamo una nuova tragedia?

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