Nuoro. Il futuro delle nostre tradizioni

Nuovo

Nuoro. Il futuro delle nostre tradizioni

giovedì 30 Agosto 2018 - 16:12
Nuoro. Il futuro delle nostre tradizioni

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria © Cronache Nuoresi)

De Nùgoro protettore 

pro su male pro su bene

t’ana postu in s’Ortobene

o Divinu e Redentore

(Bobore Nuvoli)

Religione e arte si incontrano a Nuoro per la festa del Redentore. Ancora una volta e per la 118^ volta, Nuoro e la Sardegna hanno reso onore al Principe della Pace, Cristo Redentore.

Così come ogni anno si sono fatte le cose con cura, i nuoresi conoscono l’orgoglio della loro festa, il Redentore è il simbolo della città, li rappresenta sempre al meglio.

Forse sono maturi i tempi per la riunificazione delle celebrazioni nel giorno di festa, ma anche quest’anno, l’imponente sfilata dei costumi si è svolta la domenica che precede la ricorrenza del 29 agosto, in ricordo dell’inaugurazione del 1901, giorno della benedizione dall’Ortobene a tutta l’isola (APPROFONDISCI).

Ogni volta, tutti, nel rendere omaggio al Redentore, hanno in mente la maestosità della statua, la sua bellezza e il messaggio di pace e di speranza.

La marea di costumi e i colori lussureggianti rappresentano il meglio delle nostre comunità. Tantissimi i giovani, gli abiti sono indossati con solennità e sobrietà, la compostezza lascia talvolta spazio al sorriso, è la luce dei sorrisi che rinnova la fede religiosa, l’appartenenza e la tradizione che si rappresenta con sano orgoglio.

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria - © Cronache Nuoresi)

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria © Cronache Nuoresi)

Domenica 26, migliaia di costumi hanno sfilato al centro della città, tantissimi quelli nuoresi a testimoniare l’onore di partecipare alla festa. Il clima ha regalato una giornata fresca e limpida, i tanti turisti hanno potuto ammirare gli iridescenti colori dei costumi della Sardegna, tutti originali, tutti diversi, frutto della passione e dell’arte di altissima scuola. Si è mostrata la ricchezza del sistema vestimentario costituito dai costumi popolari della Sardegna, risultato della ricerca e valorizzazione delle centinaia di associazioni e gruppi verso la propria originaria identità. I corpi e gli abiti appaiono un tutt’uno, l’incedere ieratico ha una cadenza grave, i gesti sono sempre misurati, il sentimento della ritualità pervade uomini e donne. È una raffigurazione autentica, senza infingimenti, una partecipazione totale di chi sfila e di chi assiste. L’apoteosi dei colori, la bellezza e l’eleganza delle donne sarde è concentrata nel gruppo finale delle 100 donne in rappresentanza di tutte le comunità della Sardegna. In coda alla sfilata la presenza dei numerosi cavalieri e amazzoni ha ulteriormente impreziosito la manifestazione.

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria - © Cronache Nuoresi)

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria © Cronache Nuoresi)

Quest’anno hanno presenziato diverse autorità, oltre al Sindaco e alla Giunta, il Ministro al Turismo e Beni culturali Alberto Bonisoli, il Presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e l’Assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena. Il Ministro ha visitato i principali presidi culturali e ha espresso parole di interesse per la spiccata vocazione culturale della città.

Redentore 2018, Bonisoli, Pigliaru a Nuoro

Redentore 2018, Bonisoli, Pigliaru a Nuoro

I gruppi selezionati per rappresentare la città di Nuoro, sia in sfilata che al Festival del folclore, sono stati: Accademia di tradizioni popolari gruppo Su Nugoresu, Associazione folclorico culturale Nugoresas, Associazione culturale coro Grazia Deledda, Associazione ballo Sos Canarjos di Bobore Nuvoli.

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria - © Cronache Nuoresi)

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria – © Cronache Nuoresi)

La scelta di svolgere la sfilata al mattino ha consentito ai gruppi e ai visitatori di avere una pausa ristoratrice prima dello spettacolo serale tenuto allo stadio “Frogheri”.

Il Festival del folclore (per l’occasione trasmesso in diretta streaming da Cronache Nuoresi così come la sflilata degli abiti tradizionali e la messa solenne ai piedi del Redentore), presentato da Giuliano Marongiu, ha visto l’esibizione di una trentina di gruppi in rappresentanza dei diversi territori dell’isola.

La tipica coreutica dei balli sardi e i canti della tradizione hanno concluso la giornata dei festeggiamenti civili davanti ad un pubblico attento e numeroso. Durante il Festival si sono ricordate le figure di Cesare Carta, artigiano e suonatore delle launeddas, di Tonino Puddu, Maestro del folclore e di Gian Paolo Mele Corriga, anch’egli Maestro del folclore, scomparso sei mesi fa (APPROFONDISCI).

La giornata del 29 agosto è iniziata con il pellegrinaggio al Monte Ortobene con partenza all’alba dalla Cattedrale di S. Maria della Neve. Un folto gruppo di fedeli, con religioso discernimento, ha reso omaggio al Cristo Redentore percorrendo la salita verso la statua per ricevere la benedizione e assistere alla prima messa celebrata nell’antico altare in granito.

Alle ore 11.00 il Solenne Pontificale officiato dal Vescovo di Nuoro S.E. Mons. Mosè Marcia davanti alle autorità e ai tantissimi fedeli accorsi alla festa religiosa. Forte e deciso il messaggio del Vescovo per uscire dalla crisi spirituale e sociale con l’appello all’unità e all’amore nel nome del Redentore.

La solenne messa è stata accompagnata dalle struggenti e possenti voci dei cori nuoresi, quest’anno con la novità assoluta del coro femminile “Bendas” e dal coro “Amici del Folclore”. La cerimonia si è conclusa con la processione che si è snodata nell’anello attorno al parco del Monte, dietro al simulacro ligneo della statua.

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria - © Cronache Nuoresi)

Redentore 2018, sfilata degli abiti tradizionali (foto A.Lauria © Cronache Nuoresi)

Va in archivio anche la 118^ edizione con grande soddisfazione degli organizzatori e con buoni risultati in termini di partecipazione e di presenze turistiche. La festa del Redentore è ancora e sempre una festa di popolo, la bellezza e le emozioni caratterizzano la festa principale dell’estate in Sardegna che interpreta in chiave moderna il significato universale del messaggio devozionale e del patrimonio collettivo delle tradizioni dei sardi.

A medas annos!

Leonardo Moro

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi