Crollo del ponte Morandi: salvo l’ex portiere del Cagliari, il nuorese Davide Capello

Salvatore

Crollo del ponte Morandi: salvo l’ex portiere del Cagliari, il nuorese Davide Capello

martedì 14 Agosto 2018 - 21:31
Crollo del ponte Morandi: salvo l’ex portiere del Cagliari, il nuorese Davide Capello

Un'immagine di Davide Capello

È scampato per miracolo al crollo del ponte Morandi di Genova Davide Capello, 36 anni di Nuoro, ex giocatore Cagliari (due presenze in serie B) ora portiere del Legino, squadra ligure della provincia di Savona, dove vive e dove fa il vigile del fuoco. Capello è precipitato con la sua auto da un’altezza di 80 metri ed è rimasto incastrato con la sua auto tra le macerie rimanendo fortunatamente illeso tanto che è uscito con le sue gambe dall’auto. Subito soccorso dal 118, è stato trasportato in un ospedale di Genova.

Mentre era incastrato nell’auto, Davide ha chiamato il padre Franco, dirigente della squadra “Puri e Forti” di Nuoro dove lo stesso Davide ha mosso i primi passi: “Babbo è precipitato il ponte io stavo passando e sono caduto con l’auto. Non ti preoccupare sono salvo”. Franco Capello è ancora agitato mentre riferisce all’ANSA il contenuto della telefonata con suo figlio. «All’inizio non stavo capendo, poi gli ho detto: Davide se riesci a muoverti prova a uscire e così ha fatto. Lo ha aiutato un poliziotto che ha chiamato il 118. Qualche santo lo ha salvato e devo solo ringraziare che sia vivo».

IL RACCONTO DI DAVIDE. «Sembrava di essere in un film, di quelli apocalittici: macerie dappertutto, tutto crollava intorno a me, una devastazione totale». Così Davide Capello, 36anni, l’ex portiere del Cagliari, il vigile del fuoco di Nuoro vivo dopo un volo di 80 metri dentro il suo suv, una Volkswagen Tiguan, durante il crollo del ponte Morandi a Genova. Dal suo letto in ospedale Davide, che sta ancora facendo accertamenti ma che pare abbia riportato solo ferite lievi, racconta il suo dramma. «Ho fatto un volo attaccato all’asfalto e sono atterrato in un punto che, forse per la presenza di piloni, mi ha protetto: sono vivo per miracolo e posso raccontarlo».

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