Si è svolta la prima riunione di routine del Consiglio comunale, dopo quella iniziale che, per forza di cose, era più improntata ai discorsi inaugurali e programmatici.
Nell’aula è riecheggiata la tragedia degli incendi di Atene, evocata dal neo assessore all’ambiente Andrea Rubattu, a proposito delle cause che hanno scatenato il gigantesco rogo che, a giudizio di molti, sarebbe attribuibile a una diminuzione della capacità di prevenzione, a sua volta causata dalle restrizioni economiche imposte dalla UE alla Grecia. Sarebbero proprie queste che avrebbero diminuito la protezione civile. Ed è proprio di protezione civile e della sua regolamentazione che l’intervento di Rubattu era indirizzato.
Nella seduta è stato approvato il regolamento della protezione civile di Macomer, un argomento di cui si discuteva dal 2011. Da quest’ultimo è stata stralciata la parte economica che verrà riservata al comune e che verrà ricavata dalla legge per l’implementazione delle attività produttive. Come sempre la protezione civile sarà affidata ai barraccelli ed alle associazioni di volontariato che, da anni, specialmente quella intitolata a Mariano Falchi, vigila sul territorio, più qualche altra di recente costituzione.
Più difficile invece trovare personale nel comune che si occupi della parte amministrativa. Su 73 impiegati si sono dichiarati disponibili solo una decina. Il voto finale è servito anche a chiarire la posizione del rappresentante di 5 Stelle Maurizio Cossu che, manifestando la sua astensione sull’argomento perché non d’accordo sull’affidamento della protezione civile solo al volontariato, ha rivelato come le posizioni del suo gruppo non siano allineate su quelle della maggioranza, come si era vagheggiato. Una novità, per la città, e venuta dalla discussione sul tema dell’alienazione del patrimonio comunale. Pare infatti che una congregazione religiosa abbia chiesto un lotto di terreno nel quartiere di Bonudrau, per la realizzazione di un luogo di culto. Sembra che a chiederla siano stati i Testimoni di Geova che intenderebbero così erigere nella capitale del Marghine il loro tempio la “Sala del Regno”, così chiamata. Sul tema tutti i gruppi si sono dichiarati favorevoli.
Pier Gavino Vacca
