Acqua: “i sindaci sardi non si assumono le responsabilità sulla gestione del sistema idrico integrato”

Sonia

Acqua: “i sindaci sardi non si assumono le responsabilità sulla gestione del sistema idrico integrato”

mercoledì 25 Luglio 2018 - 10:04
Acqua: “i sindaci sardi non si assumono le responsabilità sulla gestione del sistema idrico integrato”

Un contattore dell'acqua

La gestione del sistema idrico integrato è sottovalutato dalla maggioranza dei sindaci sardi. Lo evidenzia Mariangela Barca responsabile del coordinamento dei comitati “Acqua bene comune” .

Il 19 luglio si è svolta a Ghilarza l’assemblea dei Sindaci convocata dopo ben due rinvii dall’ANCI per discutere sul tema delicatissimo: “Sistema idrico integrato: i comuni della Sardegna tra l’ente di governo dell’ambito (Egas) e la società di gestione”. Ebbene non solo c’era una scarsissima presenza di primi cittadini sardi (complessivamente meno di 25), denuncia la responsabile ma anche chi c’era ha sottovalutato il problema.

Dopo una breve introduzione da parte del presidente Emiliano Deiana, tutta l’assemblea è ruotata sull’analisi di un articolato documento, il quale, è stato letto e commentato, invitando i presenti ad intervenire per dare il proprio parere ed apporto costruttivo.

Gli, interventi, sottolinea Mariangela Barca, come era da temere, la ridotta presenza non hanno stimolato nemmeno la qualità del breve dibattito, che si è sviluppato e concluso in maniera abbastanza approssimativa e senza mai toccare davvero il chiaro enunciato del tema in discussione.

«Da quanto abbiamo potuto capire, ci sono certamente vari spunti e tracce su cui ragionare e sui quali impegnare, da subito, un confronto a 360 gradi con gli attori principali in scena; E tali attori, per intenderci, restano proprio i Comuni ed i loro amministratori in primis; piaccia o non piaccia poiché, ormai, occorre prendere atto che è così -conclude la Barca-  A meno che (ed è possibile, ovviamente…), non si ritenga di continuare sine die a puntare il dito contro Egas e la sua sostanziale “assenza” ed inutilità (facendo finta di ignorare che Egas è governato da una dozzina di Sindaci nominati da altri Sindaci.); o denunciare a giorni alterni quanto Abbanoa resti “fuori controllo” e non tenga in alcun conto le indicazioni, sollecitazioni e lamentele, omettendo di riconoscere che i comuni sardi (ergo i Sindaci sardi) hanno sin qui rinunciato in maniera palese all’esercizio del dovere messo loro in capo dalle leggi e dalle norme».

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