Barriere architettoniche. La nostra città? Un percorso a ostacoli

Sonia

Barriere architettoniche. La nostra città? Un percorso a ostacoli

giovedì 19 Luglio 2018 - 11:56
Barriere architettoniche. La nostra città? Un percorso a ostacoli

Nuoro, barriere architettoniche (foto Cronache Nuoresi)

Scale, marciapiedi, intercapedini, gradoni e parcheggi selvaggi. Muoversi nel Capoluogo barbaricino, ma il problema riguarda anche altre città sarde e italiane, per i “disabili’ (ma anche per mamme e papà che hanno la presunzione di portare a passeggio i propri bimbi in passeggino) significa affrontare un percorso a ostacoli e constatare come il completo abbattimento delle barriere architettoniche sia ancora una meta lontana. Per comprendere meglio, immaginiamo la giornata tipo di una persona disabile a Nuoro.

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Senso civico, solidarietà e abbattimento delle barriere: queste componenti dovrebbero essere le fondamenta portanti per la costruzione di una società civile. Nel 2018 l’Italia non riesce a tenere il passo con le altre nazioni europee più evolute per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche che impediscono alle persone disabili di usufruire delle strutture e dei servizi pubblici. Esistono ancora troppi limiti, nonostante il governo prometta di stanziare fondi per la costruzione di strutture per la risoluzione del problema.

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Pietro Mureddu, nuorese doc e coordinatore cittadino di Forza Italia giovani, ha chiesto una testimonianza alle persone che quotidianamente vivono questo problema. Ecco cosa è emerso:

“Da tempo giro per la città osservando come certe persone con varie patologie facciano fatica ad uscire di casa o a spostarsi tranquillamente per le vie di Nuoro senza essere accompagnate. Per questo motivo ho deciso di intervistarle per cercare di capire meglio quali siano i principali problemi e come affrontarli. (Per volere loro, i protagonisti non saranno menzionati).

Come e più di altre città della Sardegna e d’Italia, Nuoro ha sempre dovuto fronteggiare annose questioni apparentemente e solo parzialmente risolvibili per via della su conformazione orografica, partendo dal centro e allargandoci a raggiera alle zone periferiche. Mi preme sottolineare quanto la questione sia importante, sia in virtù dei numerosi portatori di handicap presenti in città, per via di patologie rarissime, rare o più comuni e sempre più presenti come la SLA o la SM (sclerosi multipla), la distrofia muscolare, etc.

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Il problema principale è rappresentato dalla fruibilità degli accessi ai marciapiedi dalla strada, in genere resi impossibili dalla totale assenza di scivoli dolci o con pendenza minimizzata per facilitare appunto la risalita, fatto ancor più grave se consideriamo che non tutti i disabili che si muovono in carrozzella sviluppano una forza muscolare tale da permettere di superare certi ostacoli.

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Il secondo riguarda i parcheggi riservati e assegnati, così come da Codice della strada, non sempre di dimensioni tali da rispecchiare le disposizioni di legge e le regole comunitarie, tassative in questo senso. Non sempre sono disponibili aree di sosta in cui i conducenti (o i passeggeri) con handicap possono agevolmente scendere e risalire, anche per elevato livello di irresponsabilità degli automobilisti “normodotati” nel parcheggiare negli spazi riservati, infischiandosene, oppure la difficoltà per chi ha un mezzo con pedana, posteriore o laterale, per consentire la discesa e la successiva elevazione della carrozzina. Senza considerare il parcheggio selvaggio sui marciapiedi, che troppe volte ostacola la transitabilità di queste persone negli appositi scivoli.

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Che dire, infine, del fatto che molti luoghi e spazi pubblici sono parzialmente o totalmente preclusi?

La soluzione migliore, per quanto mi riguarda, è l’istituzione di una apposita Commissione Comunale che comprenda al suo interno, oltre che le rappresentanze dei vari uffici di diversi assessorati coinvolti, un numero congruo di persone con ridotta mobilità che hanno dimestichezza col problema delle barriere architettoniche.

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Nuoro, barriere architettoniche (foto S.Novellu)

Ringrazio di cuore tutte le persone che ho incontrato e voi di Cronache Nuoresi che da sempre avete dimostrato grande sensibilità su questo problema, che da sempre affligge tante città tra le quali Nuoro. Mi piacerebbe vedere la città priva di ostacoli, dove tutti abbiano la facoltà di spostarsi liberamente senza barriere così come prevede la normativa vigente”.

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