Orune. Agguato alle prime luci dell’alba: nel mirino padre e figlio

Sonia

Orune. Agguato alle prime luci dell’alba: nel mirino padre e figlio

sabato 14 Luglio 2018 - 11:15
Orune. Agguato alle prime luci dell’alba: nel mirino padre e figlio

Uno scorcio di Orune

Sono sfuggiti miracolosamente alla raffica di fucilate  che ha crivellato  questa mattina all’alba, il fuoristrada su cui viaggiavano Giampietro Chessa, di 78 anni, e il figlio Ignazio, di 48, nelle campagne tra Orune e Nule.

I due, rimasti miracolosamente illesi, sono riusciti a scappare sullo stesso veicolo e a trovare riparo nell’ovile di un parente.

Da lì hanno dato l’allarme. Giampietro e Ignazio Chessa sono stati poi portati nella caserma dei Carabinieri per essere interrogati, mentre i colleghi hanno raggiunto il luogo dell’agguato per un sopralluogo.

Sul duplice tentato omicidio c’è l’ombra della faida che nel 2007 aveva provocato due vittime nella famiglia Chessa: i figli di Giampietro, Nicola e Serafino, erano stati freddati in una stradina di penetrazione agraria nelle campagne di Nule mentre rientravano dall’ovile. Ed è proprio tra le maglie di questa faida, che da oltre 50 anni tiene sotto scacco il paese, che gli investigatori dell’Arma stanno indagando.

«Da 50 anni la famiglia Chessa è vittima di uno Stato patrigno e una ‘zustiscia’ (giustizia,) matrigna».  Commenta così don Giovanni Maria Chessa, parroco della cattedrale di Nuoro, cugino e zio di Giampietro e Ignazio Chessa, i due allevatori scampati all’alba ad un agguato nelle campagne di Orune. Una famiglia piegata dal dolore quella dei Chessa: don Giovanni Maria, a sua volta, ha perso quattro fratelli nella faida che da mezzo secolo insanguina il paese.

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