Lettera di Crisponi al Presidente Pigliaru. “Noi Olianesi trattati come gli ultimi e isolati a causa del ponte di Oloè”

Sonia

Lettera di Crisponi al Presidente Pigliaru. “Noi Olianesi trattati come gli ultimi e isolati a causa del ponte di Oloè”

martedì 03 Luglio 2018 - 10:00
Lettera di Crisponi al Presidente Pigliaru. “Noi Olianesi trattati come gli ultimi e isolati a causa del ponte di Oloè”

Il ponte di Oloè (foto C.Nuoresi)

Da una parte Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ieri si trovava a Nuoro per l’impegno istituzionale legato al bando Talent Up, dove, in questo contesto, si è inneggiato allo spirito imprenditoriale, alla voglia di superare la crisi economica e sociale che attanaglia da lungo tempo il Nuorese. Dall’altra a pochi chilometri dal capoluogo barbaricino, esattamente a Oliena, c’è una comunità che sta vivendo gli effetti dell’indifferenza politica e istituzionale per la gravosa situazione relativa al blocco del Ponte di Oloè.

Luigi Crisponi (foto S.Novellu)

Luigi Crisponi (foto S.Novellu)

Sulla questione interviene il consigliere regionale dei Riformatori Luigi Crisponi,  il quale ha inviato una lettera al Presidente della Regione Francesco Pigliaru.

“Qui egregio Presidente – ha scritto nella missiva Crisponi – pare di essere come nel medioevo. Ove a causa del ponte sbarrato, in cui non si riesce a far decollare i lavori di ripristino, tutto tace, nulla si muove, tutto è drammaticamente fermo. Degli interventi preannunciati non si coglie la minima traccia. Eppure questa situazione che stà demolendo il fare quotidiano di una intera comunità è un’autentica vergogna, indegna del consesso civile nel quale viviamo. Vorrei Presidente che prendessi atto – ha proseguito Crisponi – che l’inazione delle istituzioni stà umiliando la storica energia e la residua tenacia degli olianesi, dei suoi agricoltori, allevatori ed imprenditori costretti in un vicolo cieco che violenta e isola dal resto del territorio. Presidente, il sistema istituzionale in cui tu siedi al vertice non può continuare ad offrire alla nostra gente un volto sleale e per nulla solidale.    Conosco – ha concluso Crisponi – la tua serietà e la dovuta sensibilità. È per questo che confido che possa misurare di persona l’assurdo stallo a cui oggi si è indecentemente costretti”.

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