Sindia. Manca l’opposizione: il sindaco chiede ai cittadini di fare da pungolo

Sonia

Sindia. Manca l’opposizione: il sindaco chiede ai cittadini di fare da pungolo

lunedì 25 Giugno 2018 - 16:47
Sindia. Manca l’opposizione: il sindaco chiede ai cittadini di fare da pungolo

L'insediamento della giunta a Sindia (foto P.G.Vacca)

«Se manca l’opposizione, necessaria e stimolante, sarà il pubblico a farla. A quest’ultimo chiedo di partecipare alle riunione dei consigli comunali in modo da evidenziare quelli che sono i problemi e le richieste del paese». Così, più o meno, si è espresso Gigi Daga, nella prima riunione di consiglio, dopo aver superato l’unico ostacolo che si frapponeva alla riconferma del suo ruolo di sindaco di Sindia: il quorum. Gigi Daga si è infatti presentato alle elezioni a capo dell’unica lista in campo, chiaro sintomo di come, in molti paesi, stia venendo meno l’affezione per la partecipazione alla cosa pubblica e alla politica in genere. Dopo il giuramento di rito il primo cittdino ha presentato la nuova giunta. Vice sindaco sarà stavolta una donna, Laura Fais, che ricopre anche il ruolo di assessore ai servizi sociali. All’agricoltura Giuseppe Daga, al lavoro ed attività produttive Salvatorangelo Zedda e alle politiche giovanili Salvatorangelo Pisanu. Ad alcuni consiglieri, inoltre, è stata conferita la delega su problemi particolari. Nelle linee programmatiche poi si è delineata quella che sarà la direzione della nuova amministrazione. Sindia è un paese la cui economia trainante è l’allevamento, si trova al centro di una zona con un patrimonio storico-archeologico e naturalistico interessante ed è titolare di un patrimonio di tradizioni popolari interessanti, molte sul mondo del cavallo. È in questa direzione che andrà l’attività del nuovo consiglio.

C’è la necessità di rivedere la viabilità rurale, importante per gli allevatori, ma anche quella di intercettare i vari bandi, tra cui quelli del GAL. La scuola ha bisogno di interventi e vanno gestiti in maniera unica gli impianti sportivi. Sarà rivisto il piano urbanistico, per il quale occorrono però tempi lunghi. Si parla anche di un percorso naturalistico. Naturalmente all’interno del paese sono necessari interventi su marciapiedi e strade. L’assurdo è che ci sono tre milioni di avanzo di amministrazione che non possono essere spesi per la legge sulla stabilità, anche se forse questo governo nazionale parla di abolirla. Durante il dibattito, aperto al pubblico, è emerso anche un altro aspetto di un paese che, piano piano, perde abitanti. Troppe case sono abbandonate e vanno in degrado, creando spesso pericoli per i vicini. Saranno i vigli urbani a provvedere su questo aspetto, anche con delle multe. Sono previsti anche interventi sulle antiche chiese.

Pier Gavino Vacca © Tutti i diritti riservati

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