Piano di rilancio del Nuorese: si conclude il percorso. Sul piatto 100milioni di euro

Sonia

Piano di rilancio del Nuorese: si conclude il percorso. Sul piatto 100milioni di euro

martedì 12 Giugno 2018 - 06:00
Piano di rilancio del Nuorese: si conclude il percorso. Sul piatto 100milioni di euro

Firma per il rilancio del Nuorese

Pigliaru e Spano a Nuoro per la firma del terzo atto aggiuntivo

Lunedì 11 giugno 2018 si annuncia una giornata storica per il territorio barbarcino. Si è concluso il percorso del Piano di rilancio del Nuorese, con 22 progetti finanziati e 55 milioni di euro investiti, a cui si aggiungono altre risorse per un totale di 100 milioni.

Ieri a Nuoro la firma del terzo atto aggiuntivo del Piano tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore agli Affari Generali Filippo Spanu e gli attori istituzionali del territorio: la Provincia di Nuoro, i sindaci, i sindacati e  le associazioni datoriali.

Un momento della firma dell’atto aggiuntivo

«Finalmente siamo arrivati alla fine del percorso – ha detto Pigliaru – si tratta ora di passare alla fase della realizzazione. Abbiamo scelto un’idea di sviluppo a partire dai settori in cui questo territorio eccelle: cultura, ambiente agroalimentare. Ora si tratta di aprirsi al mondo e di lavorare, la Regione continuerà a lavorare fianco a fianco alle istituzioni locali». L’amministratore della Provincia Costantino Tidu ha ringraziato la Regione e tutti gli attori locali che hanno lavorato in sinergia. «Ad oltre tre anni dall’avvio del Piano, bisogna dare un’accelerata ai piani di attuazione in maniera tale che la provincia di Nuoro cambi finalmente volto». Un aspetto quello del tempo sottolineato anche dall’assessore Spanu. «Siamo all’atto finale del Piano, la procedura è stata lunga, ma si è trattato di un lavoro importante. Nel Piano sono stati individuati cinque temi prioritari: scuole, ambiente e cultura, agroalimentare, manifatturiero, infrastrutture e servizi. Sono stati inseriti il Distretto culturale per valorizzare il patrimonio del territorio». L’assessore alla Cultura Giuseppe Dessena ha sottolineato «il grande impegno della Regione che ha investito su tutta la filiera culturale e dell’istruzione. I dati ci dicono che il consumo di beni culturali in Sardegna sta aumentando più che nel resto d’Italia. A Nuoro si è dato vita a un progetto sistemico che vede potenziato tutto l’insieme museale del territorio. Le risorse ci sono, occorre farle camminare».

Atto Aggiuntivo. Nel documento siglato  ieri sono inseriti gli ultimi cinque progetti per un importo di circa 20 milioni di euro: Sistema museale territoriale, Restart, Geoartnet, Distretto culturale e GustaTepilora. Su queste proposte, lo scorso 16 maggio, aveva espresso parere favorevole la Cabina di Regia del Piano, riunita nella sede della Provincia di Nuoro sotto il coordinamento dell’assessore Spanu.

Gli altri progetti. Con i 5 progetti inseriti nell’ultimo Accordo di Programma, sono in campo altre 17 iniziative che riguardano il rafforzamento del sistema scolastico, lo sviluppo del distretto del marmo di Orosei, interventi nei campi della cultura, delle infrastrutture e della valorizzazione ambientale.

Area Vasta Nuoro. Vengono inoltre sostenute azioni previste nel progetto Area Vasta di Nuoro che è parte integrante del Piano di Rilancio del Nuorese: la riqualificazione degli spazi e degli edifici dell’ex Artiglieria (3 milioni e 850 mila euro), la riqualificazione dell’ex Mulino Gallisai (2 milioni) e l’intervento a favore della ricerca e della didattica all’interno del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale (progetto Restart) con una dotazione finanziaria di 5 milioni e 729 mila euro.

La Giunta ha deciso di delegare alla Provincia di Nuoro, supportata dal Centro Regionale di Programmazione, le attività di emanazione dei bandi e di istruttoria dei progetti per lo sviluppo del marmo di Orosei, di valorizzazione e conferimento scarti di lavorazione, sui distretti urbani e del commercio e per il sostegno alle imprese del distretto culturale del Nuorese. Il progetto per il supporto all’esportazione dei principali prodotti del territorio, denominato Export rete Manna, sarà invece gestito dall’Assessorato dell’Industria.

«La firma di oggi rappresenta una parte importante di tutto il lavoro fatto in questi anni, perché mette un cappello filosofico sull’intero Piano di rilancio del nuorese», dice con soddisfazione il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, che ha partecipato alla cabina di regia del progetto insieme con la Giunta regionale, la Provincia di Nuoro e tutti gli altri sindaci e attori del territorio.

Fra le varie azioni c’è anche la realizzazione del F.A.R.O – Impact Hub Nuoro che porterà alla riapertura del Centro Polifunzionale di via Roma con l’obiettivo di delineare il futuro della città nei seguenti settori: sviluppo sostenibile a base culturale e ambientale, inclusione sociale, orientamento professionale e universitario, trasferimento tecnologico, cittadinanza europea, rigenerazione urbana e sociale, beni comuni. «Uno degli obiettivi del dossier di candidatura di Nuoro a Capitale italiana della Cultura 2020 era riappropriarsi degli spazi chiusi della città», commenta l’assessore alla Cultura di Nuoro Sebastian Cocco, «con questa azione del Piano di rilancio, di fatto, riusciremo a mettere a norma il Polifunzionale e restituirlo ai nuoresi».

E ancora, nel progetto “Sistema museale del nuorese”, proposto dal Comune di Nuoro e dalla Comunità montana Gennargentu Mandrolisai, che godrà di un finanziamento di oltre 8 milioni di euro, sono numerose le azioni che riguardano direttamente la città di Nuoro, grazie allo stanziamento di fondi per l’adeguamento degli spazi e il potenziamento dell’allestimento del Museo Tribu e la valorizzazione del sito archeologico di Tanca Manna.
«Due presidi culturali che raccontano il nostro passato e rappresentano allo stesso tempo il futuro della città», dice il sindaco Soddu. «Il museo Tribu del Comune di Nuoro, che ospita la collezione permanente dell’Arte Sarda del Novecento e le opere dello scultore Francesco Ciusa, potrà giocare un ruolo fondamentale insieme al museo Man all’interno del sistema museale della città e del territorio», continua Soddu. «Tanca Manna potrà invece rappresentare quell’esempio unico e straordinario di storia, cultura e innovazione dato da un villaggio nuragico che oggi si trova nel cuore della città».

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