Nuoro. Oltre 70 le truffe online messe a segno nel 2017

Sonia

Nuoro. Oltre 70 le truffe online messe a segno nel 2017

domenica 03 Giugno 2018 - 09:23
Nuoro. Oltre 70 le truffe online messe a segno nel 2017

Dalla carta prepagata alla truffa alla Nigeriana. In provincia di Nuoro circa il 10% delle denunce riguardano le truffe informatiche. Nel comando provinciale Carabinieri del Capoluogo barbaricino, di recente, è stata istituita una sezione apposita che sta consentendo di arginare alemno in parte il fenomeno: nel 2017 infatti, su un totale di 70 episodi sono state denunciate 35 persone in stato di libertà.

Le casistiche risultano essere tra le più svariate. L’indebito utilizzo delle carte di pagamento: le transazioni avvengono con accrediti a favore di società estere che le gestiscono per conto di siti web che offrono servizi telematici; vittime, talvolta, anche soggetti che non hanno mai effettuato operazioni on line, i numeri della carta infatti non sempre vengano intercettati mentre viaggiano in rete, ma anche mediante altri sistemi, tra questi l’utilizzo di software generatori di codici. Compravendita online: si va dalla mancata spedizione, con successivo dileguamento dell’inserzionista, alla merce non ricevuta o diversa da quella richiesta. La diffamazione mediante l’utilizzo dei social network che, per quanto non possa essere aggravata “dal mezzo di stampa” di fatto, secondo i giudici, lo è comunque per via del mezzo della pubblicità. Nel capoluogo barbaricino, negli ultimi 2 anni, sono stati registrati una decina di casi di questo tipo. Estorsioni o “ricatti sessuali” sui social network da gang organizzate, principalmente dalla Costa d’avorio, Nigeria e Filippine. Nella provincia di Nuoro, dal 2016 sino ad oggi, sono stati denunciati tre episodi di questo genere che hanno visto coinvolti altrettante persone: queste, dopo essere state contattate su Facebook da un account con profilo femminile, venivano invitati a effettuare una videochiamata erotica. In chat gli veniva mostrato il video di un’appariscente ragazza che si spogliava invitandoli a fare lo stesso ma in videochat veniva registrato e poi ricattato al fine di non diffondere il video. Grazie all’intervento dei Carabinieri della locale Stazione, nessuno di loro ha pagato, anche se erano ben intenzionati a farlo per il timore di vedere in qualche modo intaccata la loro reputazione.

L’utilizzo dei social-network, inoltre, ha dato luce anche al fenomeno dei profili cosiddetti “fake” (falsi), in particolare a quelli che ricadono nel reato previsto del Codice Penale  di “sostituzione di persona” ovvero quelli creati con fotografie rubate online da altri utenti. I Carabinieri di Nuoro, nell’ultimo periodo, hanno registrato tre casi di questo tipo, uno dei quali scoperto dopo una serie di indagini effettuate sugli indirizzi IP utilizzati per effettuare le varie connessioni online.

Una particolare attenzione, infine, è stata dedicata ai casi delle mancate vendite o dei mancati acquisti. Le indagini hanno svelato che, spesso, dietro ad una fallita trattativa, si nasconde l’intenzione di acquisire i documenti di identità del malcapitato venditore/acquirente. Documenti che potranno in seguito essere utilizzati (magari anche grazie all’aiuto di qualche accondiscendente impiegato) per attivare schede telefoniche, carte prepagate e conti correnti, utili per organizzare le false inserzioni e incassarne gli illeciti proventi. Un cittadino nuorese, nell’estate del 2017, è stato vittima di questo tipo di reato.

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi