“Il piano di rilancio del Nuorese? Un bluff per il territorio”

Sonia

“Il piano di rilancio del Nuorese? Un bluff per il territorio”

domenica 27 Maggio 2018 - 05:20
“Il piano di rilancio del Nuorese? Un bluff per il territorio”

Nuoro, F. Pigliaru e A. Pistis firmano il Piano di Rilancio del Nuorese (foto S.Novellu)

Tempi lunghi e burocrazia non hanno aiutato l’attuazione del piano di rilancio del Nuorese. Una denuncia mista di amarezza e disincanto che arriva dall’associazione Confindustria Sardegna centrale dopo l’ultima cabina di regia del 16 maggio scorso.

«Abbiamo ribadito all’assessore Spanu le nostre posizioni, scrive Confindustria. Dopo quattro anni di riunioni, annunci, diverse decine se non centinaia di incontri, tavoli tecnici, delibere di Giunta, siamo stati convocati a firmare il terzo accordo di programma mentre il territorio non ha ancora visto un euro dei 55 milioni promessi. Nel 2014 avevamo chiesto un intervento straordinario per una provincia fortemente colpita da una crisi senza precedenti ma al momento nessun intervento è stato realizzato. Un sistema amministrativo e organizzativo che non funziona non può essere l’alibi per ciò che non si riesce a fare. I sindaci, la Provincia e il partenariato economico e sociale hanno lavorato per anni presentando molti progetti interessanti su temi strategici per l’economia come l’ambiente, la cultura, l’area vasta, l’università, il distretto lapideo, la banda larga, progetti cui la Regione avrebbe dovuto dare gambe per ridare nuove prospettive al territorio.

«Il Piano di rilancio del Nuorese rischia di far la fine dei PFSL-Piani di filiera e sviluppo locale, un pacchetto di interventi per infrastrutture, servizi, formazione e sostegno alle imprese, finanziato nel 2011 con 50 milioni di euro. La nuova Giunta ha però annunciato che le risorse promesse non erano state stanziate correttamente e quindi non erano disponibili, pertanto alla fine del 2014 è ripartita la nuova progettazione con il piano di rilancio del Nuorese, annunciato dalla visita istituzionale di Pigliaru a Nuoro. Dopo un lavoro che per altri quattro anni ha impegnato il territorio, oggi a un passo dalla fine della legislatura è serio il rischio che non si realizzi nulla»  -prosegue Confindustria che mette in dubbio anche i bandi legati alla rivitalizzazione del territorio: «riguardo alla loro reale efficacia pesano poi i dubbi su tempi e burocrazia per il divario che si crea tra pubblicazione ed erogazione, come purtroppo ha ammesso la stessa Commissione Bilancio riguardo agli altri bandi regionali sottolineando che in questi anni è stato speso appena il 3,5 per cento delle risorse impegnate».  Perplessità anche per la banda larga nelle aree industriali e produttive del Nuorese, progetto ritenuto prioritario dal Territorio che gli ha assegnato il punteggio massimo tra quelli presentati e sulla trasparenza degli atti in quanto esistono solo poche informazioni: «nelle slide consegnate alle riunioni, non ci sono i verbali degli incontri, non è stato realizzato il sito internet promesso per inserire tutti gli atti, non vi è risposta alle lettere inviate, non vengono consegnati i documenti chiesti».

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