Oloè. In campo anche l’esercito ma l’ipotesi del ponte militare non è attuabile

Sonia

Oloè. In campo anche l’esercito ma l’ipotesi del ponte militare non è attuabile

lunedì 07 Maggio 2018 - 16:20
Oloè. In campo anche l’esercito ma l’ipotesi del ponte militare non è attuabile

Un sopralluogo sul ponte di Oloè

Siamo in Italia e nel centro Sardegna” e su questi presupposti la riapertura del ponte di Oloè sta diventando un’utopia. Nella mattinata di oggi è stato effettuato un sopralluogo da parte dell’esercito italiano guidata dal tenente comandante Moricca, al quale, hanno partecipato gli ingegneri della provincia di Nuoro, i tecnici comunali di Oliena, il commissario straordinario della Provincia Costantino Tidu, il primo cittadino di Nuoro Andrea Soddu e il rappresentante del Comitato popolare per la riapertura della struttura Luca Atzori.

Il sopralluogo sul ponte di Oloè

Il sopralluogo sul ponte di Oloè

L’obiettivo dell’incontro sul posto è stato  quello di trovare soluzioni alternative e di immediata esecuzione per garantire la riapertura di un importante tratto stradale chiuso in seguito all’alluvione del 2013 che non solo ha causato la morte di un poliziotto ma in questi anni ha messo in ginocchio intere comunità, dai contadini ai pastori, che proprio in quelle zone hanno le loro terre, ma anche semplici cittadini e turisti che ogni giorno andavano da Oliena a Dorgali e Cala Gonone e si spostavano anche in altri centri del Nuorese.

Tra le ipotesi è stata vagliata anche quella dell’installazione di un ponte militare ma secondo Luca Atzori questa soluzione è stata scartata fin da subito perché  risultata essere poco attuabile. Inoltre si è in estremo ritardo con il cronoprogramma che prevedeva la riapertura della struttura a senso unico alternato entro l’estate.

«Ringraziamo gli esponenti dell’esercito per l’interessamento – ha affermato Luca Atzori» che prosegue annunciando a breve: «una massiccia mobilitazione delle popolazioni interessate al destino del ponte sotto il palazzo della Provincia a Nuoro».

Contrariamente al rappresentante del comitato popolare il sindaco di Nuoro vede nella soluzione proposta dall’esercito uno spiraglio di luce e sottolinea: «per ora un intervento dell’esercito, anche se provvisorio, potrebbe garantire l’accesso a queste zone in maniera più semplice e salvare almeno la stagione turistica», continua Soddu, «al di là della  soluzione tampone alla quale si sta pensando, l’opera deve comunque essere rifatta e ripensata per garantire il passaggio nel lungo periodo e liberare finalmente questo territorio dall’isolamento che in questi anni ha sofferto sia dal punto di vista sociale che economico produttivo».

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