Confartigianato ai parlamentari sardi eletti: “le attività produttive al centro dello sviluppo italiano”

Sonia

Confartigianato ai parlamentari sardi eletti: “le attività produttive al centro dello sviluppo italiano”

martedì 06 Marzo 2018 - 10:46
Confartigianato ai parlamentari sardi eletti: “le attività produttive al centro dello sviluppo italiano”

Nuoro, operazioni di voto (foto S.Novellu)

«La speranza è che i deputati e i senatori della Sardegna, nuovi e riconfermati, possano tenere sempre ben presente le richieste delle imprese, dei dipendenti e dei territori. È necessario ripartire da un tessuto imprenditoriale che rappresenta il 99,4% del tessuto produttivo e dà lavoro al 65,3% degli occupati». Questa la richiesta di Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, il giorno dopo il risultato delle elezioni Politiche.

«Nei prossimi giorni – proseguono – cominceremo a incontrare tutti coloro che vorranno intraprendere con noi un dialogo collaborativo e di costruzione di un percorso che veda le attività produttive sempre al centro di ogni ragionamento di sviluppo in Italia e in Sardegna. Le aziende che rappresentiamo hanno bisogno di un forte interesse da parte dei parlamentari sardi che si accingono ad affrontare nei prossimi anni». «In ogni caso, come accaduto in questa Legislatura – sottolineano – continueremo il monitoraggio e valutazione di ogni Parlamentare: alla luce del sole e senza pregiudizi: parleranno i fatti».

«Ribadiamo le richieste che abbiamo fatto questi giorni ai candidati – affermano i due – ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario; favorire l’accesso al credito; sostenere la crescita e la competitività; proseguire e migliorare gli interventi per il lavoro e la formazione; costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e l’utilizzo del digitale». Poi le richieste finali: «il mondo delle piccole imprese ha bisogno di due interventi di contesto: il superamento dell’attuale legge quadro sull’artigianato del 1985, ormai superata, e una legge che regolamenti la rappresentanza, per evitare che chiunque possa vantare di avere rappresentatività del settore, proprio come accade oggi».

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