Nucleare: Pili, bocciato il piano del governo per le scorie in Sardegna

Sonia

Nucleare: Pili, bocciato il piano del governo per le scorie in Sardegna

sabato 27 Gennaio 2018 - 05:40
Nucleare: Pili, bocciato il piano del governo per le scorie in Sardegna

«La proposta del programma statale non comprende il processo di localizzazione del deposito nazionale relativo al Parco tecnologico. Tutte le osservazioni/pareri, che direttamente o indirettamente riguardano questo aspetto, non sono state prese in considerazione nella presente procedura. La fase relativa alla localizzazione del deposito nazionale costituisce parte integrante delle tappe del piano, che sarà sottoposta a specifica procedura di valutazione ambientale strategica».

Lo scrive la commissione nazionale per la valutazione ambientale strategica nell’articolato parere espresso al piano del governo per la realizzazione del Piano del deposito unico nazionale delle scorie nucleari. Il documento, diffuso stamane dal deputato di Unidos Mauro Pili, conferma quanto lo stesso parlamentare sardo aveva anticipato un mese fa, subito dopo la seduta della commissione.

«È una bocciatura forte e chiara – sostiene Pili – perché rigetta il tentativo del governo di schivare la valutazione ambientale strategica sul sito del deposito. La commissione è esplicita e lo scrive a chiare lettere: l’individuazione del sito deve avvenire in modo esplicito e la valutazione strategica deve ricominciare da capo. Si tratta di una decisione sacrosanta, che avevo auspicato con la presentazione di centinaia di ricorsi tesi a contrastare questo tentativo maldestro del governo.

«Così come ho ribadito sin dal 2003, quando da presidente della Regione Sardegna feci bocciare il piano del generale Jean, il governo deve prendere in considerazione l’ipotesi di non fare questo demenziale deposito unico, ma semmai adeguare i siti già preposti e in funzione».

Una posizione sostenuta anche dalla commissione, che evidenzia: «con particolare riferimento alla realizzazione del deposito nazionale, occorre integrare l’analisi con la strategia del Brown field: la trasformazione degli attuali siti nucleari in depositi di se stessi rispetto alla realizzazione del deposito unico nazionale”.

«Un richiamo dirimente – evidenzia ancora Pili – che mette in dubbio le certezze di chi ha sempre tentato di far passare come unica soluzione quella di realizzare il deposito unico nazionale».

Da qui l’attacco del leader di Unidos al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: «A questo si aggiungono le intempestive e gratuite esternazioni del ministro Calenda – conclude Pili – che annuncia l’intenzione di presentare nei prossimi giorni l’elenco dei siti potenziali. Si tratta delle solite sbruffonaggini di chi non ha niente da perdere e pensa di decidere sulla testa dei cittadini solo per rispondere alle pressioni delle lobby nucleari. Prima di proferire verbo si legga il provvedimento della commissione e se ci riesce provi ancora a eludere la decisione della commissione per la valutazione ambientale strategica. Non ha capito che hanno sbagliato tutto e devono rifare tutto da capo. E su quella strada troveranno un’opposizione sarda sempre più dura e determinata».

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