Zona franca: scontro tra Forza Italia e Partito democratico. Si accende il dibattito elettorale

Sonia

Zona franca: scontro tra Forza Italia e Partito democratico. Si accende il dibattito elettorale

venerdì 05 Gennaio 2018 - 18:09

L’istituzione della zona franca torna a far parlare di sé e lo fa in modo plateale. In piena campagna elettorale per le politiche 2018, lo scontro isolano tra Forza italia e Partito democratico anima il dibattito delle imminenti elezioni e si accende su un tema in discussione ormai da anni.

Da una parte del ring c’è l’ex presidente della Regione Ugo Capellacci, coordinatore regionale di Fi, e dall’altra il segretario del Pd Giuseppe Luigi Cucca. Il primo punta il dito sul secondo accusandolo di guidare un partito «nemico giurato della zona franca». Il secondo risponde al primo accusandolo di «aver presentato istanza di istituzione nel 2013 solo per spot elettorale, con l’intento di vendere l’iniziativa come un gesto eroico, pur sapendo che non avrebbe sortito alcun effetto». 

E ancora, prosegue Cucca: «L’onorevole Capellacci continua a raccontare la solita storiella sulla zona franca, puntualmente in piena campagna elettorale. La mia memoria è sufficiente per ricordare che il suo intervento, quando era presidente della Regione, è stato tardivo.Quella richiesta, peraltro, poggiava su elementi di dubbia legittimità, era inconsistente sotto il profilo giuridico e sul piano della fattibilità economica e finanziaria».

Da qui la ragione, secondo Cucca, per cui Capellacci avrebbe preferito presentare la sua proposta a fine legislatura e non all’inizio all’inizio, «consapevole del fatto che l’allora governo amico l’avrebbe rigettata».

È l’11 dicembre 2013 quando Capellacci presenta al governo Letta la richiesta per l’istituzione della zona franca sarda. «Ora – scrive Cucca – preso dalla smania della competizione, Cappellacci vuole cavalcare nuovamente in modo maldestro il tema, per attirare il consenso di quei lettori che aveva illuso nella precedente campagna delle regionali. Il suo tentativo di ergersi a paladino della zona franca in Sardegna è patetico.

Su un argomento come questo non servono strategie di marketing politico, ma occorrono massima cautela e assoluta serietà. Se c’è un partito che ha lavorato senza fare proclami alla causa della fiscalità di vantaggio nell’Isola è il PD che, con il contributo dei suoi alleati, ha proposto soluzioni concrete e realizzabili, ad iniziare dall’istituzione del regime di zona franca nei comuni colpiti dall’alluvione del 2013, oggetto di un decreto interministeriale che presto lo renderà operativo, così come nei comuni coinvolti nel Piano Sulcis, e di realizzare le zone economiche speciali in base a quanto previsto dal Decreto Sud». 

A riaccendere la miccia del dibattito politico targato zona franca è stato qualche giorno fa il sindaco di Giave, Maria Antonietta Uras, che il primo gennaio ha dichiarato il suo comune tax free. Peccato, però, che anche nel piccolo centro in mezzo alla Carlo Felice la benzina si paghi ancora come nel resto d’Italia.

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