Servizio Civile: sono 34 i giovani nuoresi impegnati nei progetti dell’ASSL

Sonia

Servizio Civile: sono 34 i giovani nuoresi impegnati nei progetti dell’ASSL

mercoledì 13 Dicembre 2017 - 06:10
Servizio Civile: sono 34 i giovani nuoresi impegnati nei progetti dell’ASSL

Nuoro, la hall dell'ospedale San Francesco (foto S.Novellu)

Sono stati presentati lunedì 11 dicembre, nella sala conferenze dell’Ospedale San Francesco, i 34 giovani del Servizio civile nazionale, che lavoreranno per un anno nei 4 progetti dell’ASSL di Nuoro – “Sportello Accoglienza”, “Dal curare all’aver cura”, “A misura di bambino”e “A.D.A.G.I.O.” – approvati dall’Ufficio Nazionale del Servizio Civile.

All’incontro, che sanciva anche l’avvio del percorso di formazione e affiancamento dei giovani volontari, erano presenti il Direttore Amministrativo dell’ATS (Azienda per la Tutela della Salute) Sardegna, Stefano Lorusso, il direttore dell’ASSL (Area Socio Sanitaria Locale) di Nuoro, Andrea Marras, il Capo di Gabinetto dell’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna, Gianni Salis, e – per il Servizio Socio Sanitario dell’ASSL di Nuoro – Gesuina Cherchi e Giusy Nioi, la quale – nel corso degli anni – ha maturato una notevole esperienza nel settore, contribuendo a far emergere la ex ASL di Nuoro prima, e oggi l’ASSL, tra le realtà pubbliche più sensibili ed efficienti nella realizzazione dei progetti di Servizio Civile.

Obiettivo del progetto A.D.A.G.I.O. (che sta per Assistenza, Dialogo, Ascolto tra Generazioni In Ospedale) è migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria attraverso la realizzazione di un servizio attento alle esigenze dell’anziano ricoverato nel reparto di Geriatria del San Francesco. In particolare 4 volontari del servizio civile volontario concorreranno, con le professionalità presenti in reparto e con i familiari dei degenti, a realizzare un lavoro di rete che, promuovendo iniziative legate alle attività motorie e di socializzazione, si impegni a rendere la permanenza degli anziani in ospedale qualitativamente più vicina al vissuto quotidiano.

A misura di bambino

In questo progetto, che ha il primario e non facilissimo obiettivo di migliorare il processo di adattamento di bambini e adolescenti alla routine ospedaliera, sono impegnati altri 4 volontari, che opereranno all’interno del reparto di Pediatria dell’Ospedale San Francesco.

Dal curare all’aver cura

Con l’obiettivo generale di valorizzare la centralità della persona, e quello più specifico di sostenere il degente durante il ricovero e aiutare le famiglie nell’assistenza dei propri congiunti, questo progetto si svolge nell’Hospice dell’Ospedale Cesare Zonchello, con l’impiego di 4 volontari. In particolare saranno svolte attività assistenziali dirette, rivolte al malato e/o alla sua famiglia; e attività assistenziali indirette (ad esempio supporto organizzativo nella realizzazione di convegni e/o campagne di fund raising).

Sportello accoglienza: l’ormai collaudato Sportello accoglienza, è articolato nei vari Presidi Ospedalieri e Distretti dell’ASSL di Nuoro. Direzione Distretto Sanitario Macomer: 2 volontari;Direzione Distretto Sanitario Siniscola: 2 volontari; Direzione Distretto Sanitario Nuoro: 4 volontari; Direzione Sanitaria Ospedale San Camillo: 2 volontari; Direzione Sanitaria Ospedale San Francesco: 4 volontari;Direzione Sanitaria Ospedale Zonchello: 3 volontari; Poliambulatorio Orosei: 1 volontario Unità Operativa Pronto Soccorso Nuoro: 4 volontari.

Come dice il nome stesso del progetto, l’obiettivo principale è di migliorare l’accoglienza, l’efficienza e l’accessibilità ai servizi da parte di soggetti fragili (in particolare anziani e pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti).

Qui i volontari svolgeranno, nel servizio quotidiano, una funzione di supporto al cittadino, attraverso attività di informazione, orientamento e accompagnamento sotto la supervisione e la responsabilità dell’OLP (Operatore Locale di Progetto).

I 34 ragazzi, durante quest’anno di lavoro, saranno affiancati dagli operatori locali di progetto, e – prima di diventare completamente operativi – saranno impegnati in un percorso formativo che si annuncia intenso e arricchente.

Il Direttore Amministrativo dell’ATS Sardegna, Stefano Lorusso, favorevolmente colpito dall’esperienza nuorese, ha manifestato la volontà di estendere quest’esempio di “buona prassi” anche alle altre Aree Socio Sanitarie dell’azienda, e di proporne l’estensione ad altre regioni d’Italia.

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