A un mese dalle torture, “Freccia” è ancora in pericolo di vita

Sonia

A un mese dalle torture, “Freccia” è ancora in pericolo di vita

mercoledì 13 Dicembre 2017 - 06:20
A un mese dalle torture, “Freccia” è ancora in pericolo di vita

"Freccia", il cane trafitto da una fiocina a Nuoro (foto Clinica Veterinaria Duemari)

L’animale reagisce ma resta in prognosi riservata

È passato poco più di un mese da quando le volontarie dell’associazione “Gli Amici a 4 zampe di Orazio” lo hanno trovato moribondo mentre vagava nella zona di “Corte” a Nuoro (APPROFONDISCI).

Oggi, Freccia, il cane che qualcuno aveva trafitto con un arpione adeguatamente modificato, sta meglio, ma non è ancora fuori pericolo. L’animale, arrivato in condizioni disperate, è ancora ricoverato alla clinica veterinari Due Mari di Oristano e resta in prognosi riservata.

 

«Non sappiamo ancora se riuscirà a recuperare tutte le lesioni intratoraciche subite – spiega la veterinaria Monica Pais – ha recuperato la funzionalità del polmone perforato, ma l’attenzione resta alta sulla situazione legata all’esofago».  

Freccia ancora non mangia da solo. La sua alimentazione artificiale è indispensabile per dare tempo alle lesioni di cicatrizzarsi completamente e senza infezioni. Un decorso lungo e sul quale non c’è certezza di riuscita. Se il cane non recuperasse in autonomia, infatti, dovrà subire altri interventi chirurgici.

«Una strada che sarebbe meglio evitare – evidenzia Monica Pais – considerato il delicato quadro clinico che interessa Freccia.

Quando è stato trovato i medici erano scettici sul fatto che il cane sarebbe riuscito a superare la prima notte. Caparbiamente, invece, nonostante il cammino sia in salita, Freccia non sembra volersi arrendere. Dalla sua parte ha anche il carattere giocherellone e affettuoso. Qualità che dispensa in abbondanza a tutti i veterinari che lo hanno in cura.

S. Fara

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