Il Comitato Trenitalia Nuoro chiede alla Regione 150 milioni di euro per il nuovo tracciato
Addio alle vecchie “littorine”, le automotrici diesel vecchie di 60 anni: da lunedì 11 sulla tratta Macomer-Nuoro gestita dall’Arst, viaggeranno i nuovi e confortevoli treni Stadler, appena acquistati dalla Regione. Stamattina la corsa inaugurale con a bordo il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, i sindaci di Macomer e Nuoro, Antonio Onorato Succu e Andrea Soddu, l’amministratore unico di Arst, Chicco Porcu, e il direttore Carlo Poledrini.
Se il presidente della Regione ha inneggiato al confort dei nuovi treni, non la pensa così il Comitato Trenitalia Nuorese che con una petizione siglata da oltre 3.000 cittadini del territorio, chiede la realizzazione della linea ferroviaria a scartamento ordinario, che a oggi nel 2017, nella provincia nuorese, sembra essere ancora un’utopia.
Oggi la percorrenza della tratta Nuoro-Macomer è di un’ora e 46 minuti, entro i due anni, secondo le dichiarazioni del Presidente della Regione Pigliaru, i tempi, con le dovute migliorie, si dovrebbero ridurre a 50 minuti tra circa due anni.
«Abbiamo ereditato la peggior rete ferroviaria d’Italia e abbiamo lavorato fin da subito per migliorarla», ha detto il presidente Pigliaru durante l’inaugurazione, ricordando che il trasporto su ferro è uno dei punti chiave nel Patto firmato con il Governo e che l’investimento totale sul sistema ferroviario della Sardegna sfiora il mezzo miliardo di euro.
«Prosegue il percorso di rinnovamento dei treni sardi – ha aggiunto l’assessore Carlo Careddu – a questi nove convogli in servizio sulle tratte Arst a scartamento ridotto, ne faranno seguito altri, consapevoli del fatto che il fabbisogno attuale del trasporto pubblico locale su ferro necessita di un ulteriore rafforzamento».
Ma per il Comitato rappresentato dall’avvocato Claudio Solinas vige lo slogan nuovi treni su vecchie rotaie: «il Presidente della Regione oggi ha annunciato che arriverà un nuovo finanziamento di 500 milioni per la cura del ferro, il nuovo finanziamento nazionale deve essere ripartito in misura paritaria, ovvero un quarto del medesimo deve spettare alla Provincia di Nuoro, la quale, dei 400 milioni finanziati lo scorso novembre, non ha ricevuto nulla. La nuova risorsa finanziaria servirebbe a trasformare lo scartamento ridotto per far si che RFI e Trenitalia possa raggiungere Nuoro e programmare la realizzazione di una nuova linea che da Nuoro prosegua a Siniscola e poi Olbia».
«Sul collegamento tra Nuoro e Cagliari il percorso più veloce sarebbe quello diretto lungo la SS131 dcn, a scartamento ordinario e che si connetterebbe con la rete FS ad Abbasanta, che permetterebbe dei tempi di percorrenza di 2 ore senza manco dover cambiare treno. Questo progetto avrebbe dei tempi di realizzazione molto lunghi, era fondamentale intervenire subito sull’esistente e per risolvere i problemi del pendolarismo lungo l’asse Macomer-Nuoro e verso Sassari» afferma con soddisfazione Michele Vacca referente per il Sud dell’UTP associazione Utenti del Trasporto Pubblico.
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