Omicidio di Villagrande Strisaili: forse il vero bersaglio era il superstite

Salvatore

Omicidio di Villagrande Strisaili: forse il vero bersaglio era il superstite

giovedì 23 Novembre 2017 - 15:06
Omicidio di Villagrande Strisaili: forse il vero bersaglio era il superstite

Un ritratto di Fabio Longoni, la vittima

I killer, a colpo sicuro, hanno sparato prima contro di lui

Uno forse due uomini incappucciati avrebbero teso l’agguato nelle campagne di Villagrande Strisaili uccidendo Fabio Longoni, allevatore di 39 anni, e ferendo il socio, Daniele Davide Conigiu, di 37.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti dopo l’interrogatorio di Conigiu, i killer si sarebbero materializzati dalla parte del conducente dell’Audi su cui viaggiavano i due pastori e avrebbero cominciato a fare fuoco con un fucile calibro 12. Conigiu è stato subito ferito a un polpaccio mentre Longoni, seduto dal lato passeggero, era riuscito a scappare ma è stato trovato morto dai carabinieri a 300 metri dal luogo dell’agguato. Non si sa ancora se sia stato ucciso lì o se si sia trascinato dopo essere stato colpito.

Per gli inquirenti il bersaglio – mancato – potrebbe essere stato Conigiu. Subito dopo l’agguato i due soci sarebbero scesi dalla macchina e avrebbero tentato disperatamente la fuga ma in direzione opposta. Per due ore di Longoni non si è saputo nulla.

Parenti, amici e i Carabinieri della Compagnia di Lanusei hanno battuto palmo a palmo la zona prima di ritrovarlo cadavere, riverso tra la vegetazione a cento metri dall’ovile. Molto probabile per lui, ma sarà l’autopsia prevista questo pomeriggio a chiarirlo, la morte per dissanguamento. Conigiu, invece, ha dato l’allarme solo dopo qualche ora dai fatti: «Ho lasciato il cellulare in macchina, per questo non ho potuto chiamare», avrebbe spiegato alle Forze dell’ordine. Il telefonino sarà poi ritrovato all’interno dell’Audi con cui gli assassini sono fuggiti: l’auto è stata rinvenuta qualche ora dopo l’agguato nelle campagne di Lotzorai.

Decisivi saranno i risultati dei rilievi sul veicolo effettuati dalla Polizia scientifica e quelli sul luogo della sparatoria da parte dei Carabinieri.

Gi inquirenti, coordinati dal Pm Nicola Giua Marassi, indagano a 360 gradi scavando anche nel passato dei due allevatori: incensurato Longoni, un piccolo precedente per Conigiu, arrestato nove anni fa  per rapine, spaccio di droga, vendita di armi e furti di veicoli: la vicenda per lui si era conclusa con un patteggiamento.

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