Non si placa a Nuoro la polemica sulla distribuzione dei libri di testo nella scuola primaria. Il consigliere del Partito democratico Leonardo Moro attacca nuovamente l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Andrea Soddu.

In ballo c’è l’assegnazione dell’appalto da oltre 50 mila a un ditta pugliese, deciso a settembre dall’esecutivo cittadino. Dopo la forte contrarietà espressa lo scorso mese, l’esponente del Pd si schiera accanto alle librerie locali e denuncia la superficialità dimostrata nella distribuzione dei testi scolastici.

«Non è pensabile – scrive l’esponente Pd – che si arrivi a fine ottobre nel più totale caos, niente libri, niente arredi, scuole nel più totale degrado. Si vive alla giornata, si sbaglia di continuo, nessuna umiltà anche quando l’errore è palese e provoca disservizi e colpevoli ritardi».

«Troppo facile – evidenzia ancora Moro – scaricare le casse di libri alla rinfusa e poi ripartire. Non è tollerabile criticare le librerie nuoresi di mancata collaborazione quando invece sono danneggiate e vituperate proprio dall’operato del Comune. Si fa una garetta, vince una ditta pugliese lasciando al palo le piccole realtà locali e si pretende pure di aver ragione».

Il consigliere di opposizione torna anche sulla questione delle “cedole”, termine che indica la metodologia di distribuzione dei libri di testo della scuola primaria: «Ormai da anni – sottolinea Moro – non si stampano più le “cedole”, nonostante il metodo sia molto più pratico e non costi nulla».

Da qui la stoccata alla giunta Soddu: «la realtà è che chi amministra in Comune non ha la più pallida idea di come gestire la cosa pubblica nell’interesse della propria comunità. L’imprenditoria locale è avversata da questa amministrazione, accusata persino di scarsa collaborazione pur di salvare una posizione indifendibile, sostenuta da chi sottovaluta l’affidabilità di fior di professionisti che vantano l’esperienza del rapporto con i genitori e i docenti».

Sulla distribuzione dei libri di testo nella scuola primaria era intervenuto a settembre anche il consigliere di opposizione Pierluigi Saiu. Da parte sua erano giunte forti critiche sulla decisione di affidare l’incarico a una ditta esterna. «La legge regionale della Sardegna – aveva sottolineato Saiu – riconosce piena libertà alle amministrazioni locali in ordine alla scelta delle modalità di acquisto e di distribuzione dei libri di testo». Un’autonomia che avrebbe dovuto orientare il Comune verso la scelta delle cedole. Cosa che, invece, non è accaduta.

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