Nuoro. Casa di riposo-lager di via Aosta: al via il processo bis

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Nuoro. Casa di riposo-lager di via Aosta: al via il processo bis

martedì 17 Ottobre 2017 - 06:35

Il Gup del tribunale di Nuoro, Tommaso Bellei, si è riservato di decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per tre imputati del secondo filone d’inchiesta sulla casa di riposo “Residenza Familia” di via Aosta a Nuoro.

Nuoro, la Residenza L'Accoglienza (foto S.Novellu)

Nuoro, la Residenza L’Accoglienza (foto S.Novellu)

Per tutti l’accusa è di concorso in maltrattamenti avvenuti, secondo la Procura, tra il 2015 e il 2016. La sorte della direttrice Rosanna Serra – già a processo insieme al presidente Gian Luigi Masala per omicidio colposo, abbandono di incapace e somministrazione di farmaci scaduti – e di due operatori socio sanitari, Ignazio Poggiu, nuorese, e Genci Nikaj, di origine albanese, si conoscerà nell’udienza fissata per il 21 novembre prossimo.

Altre tre persone sono uscite nel frattempo dal procedimento penale: Gianluca Porcu, anche lui infermiere, ha patteggiato una pena a 4 anni di reclusione, linea condivisa con l’avvocato difensore Michele Mannironi. Archiviazione, invece, per Maria Laura Cadau e Luciano Mulas, entrambi operatori sanitari.

Frame delle violenze alla Residenza l'Accoglienza tratto dai video della Polizia

Frame delle violenze alla Residenza l’Accoglienza tratto dai video della Polizia

Nell’udienza di ieri, i legali della direttrice e dei due infermieri – Francesco Lai, Monica Macciotta e Anna Maria Musio – hanno sollevato alcune questioni preliminari sulla utilizzabilità delle intercettazioni ambientali nella casa di riposo. Intercettazioni ammissibili, secondo il Pm Giorgio Bocciarelli.

Nuoro, uno dei corridoi della struttura do accoglienza (© foto S.Novellu)

Nuoro, uno dei corridoi della struttura di accoglienza (foto S.Novellu)

Lo scandalo risale al 2015 (APPROFONDISCI), quando le telecamere posizionate dalla Questura di Nuoro all’interno della struttura e le successive intercettazioni svelarono uno scenario di violenze, degrado e soprusi sugli anziani ospiti. Un video-choc in cui si dava conto di percosse, schiaffi e calci a pazienti ultrasettantenni ad opera del personale in servizio. Immagini che il 24 maggio del 2016 portarono all’arresto della direttrice Serra e degli infermieri Poggiu e Porcu. Per altri tre operatori – Maria Laura Cadau, Luciano Mulas e Genci Nikaj – scattò invece l’obbligo di dimora.

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