Ponte di Oloè. Il Comitato denuncia: “il menefreghismo dei politici ha rovinato un intero territorio”

Sonia

Ponte di Oloè. Il Comitato denuncia: “il menefreghismo dei politici ha rovinato un intero territorio”

giovedì 05 Ottobre 2017 - 09:35
Ponte di Oloè. Il Comitato denuncia: “il menefreghismo dei politici ha rovinato un intero territorio”

Il ponte di Oloè sequestrato dall'Autorità giudiziaria

Le popolazioni isolate dal febbraio scorso

«Nonostante le ferie d’agosto proseguite nel mese di settembre, nelle quali pare che la classe politica nostrana abbia pensato a tutto fuorchè a risolvere la drammatica questione del ponte di Oloè, abbiamo continuato a lavorare ed indagare per capire, dopo tante bugie ed omissioni, cosa veramente si nasconda dietro la chiusura di questa fondamentale struttura» lo dichiara il ComitatOliena sulla situazione del ponte di Oloè la struttura viaria distrutta dalla furia di Cleopatra nel 2013 nella quale perse la vita il poliziotto Luca Tanzi .

Il ponte è un passaggio strategico per l’intero territorio e la sua interruzione sta creando evidenti disagi a tutte le popolazioni interessate e ciò è fatto nel più assoluto silenzio e menefreghismo dei politici locali che come evidenzia il comitato promettono senza concretizzare nulla.
«Dopo gli incontri svoltisi ad Oliena dei Consigli dei tre comuni interessati, le pubbliche assemblee che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone, il 3 agosto vi è stato un incontro in Regione tra l’assessore Balzarini, i sindaci di Oliena, Dorgali e Orgosolo, rappresentanti dell’Anas e tecnici. Da informazioni avute da fonti attendibilissime, viste anche le perizie dei mesi scorsi pare che, sia pure a senso unico alternato, sul ponte ci si possa passare con grandi ed evidenti margini di sicurezza. Solo il veto della Magistratura dovuto al prosieguo delle indagini, impenetrabili e avvolte da ovvi segreti d’ufficio, ne impedirebbe la transitabilità. Ci chiediamo pertanto cosa abbiano prodotto i ripetuti incontri e le dichiarazioni fatte dagli amministratori se non una imperdonabile perdita di tempo e una mancata risoluzione dei gravissimi problemi presenti sin da febbraio».

Possiamo capire il silenzio giudiziario ma certo non quello della politica. Perchè non è stato reso noto alla popolazione il verbale dell’incontro di Cagliari? La guerra intestina all’interno della maggioranza, la lotta senza esclusione di colpi tra quest’ultima e opposizione hanno catalizzato l’attenzione e l’energia dei nostri amministratori così tanto da lasciare il paese abbandonato a se stesso e completamente isolato?  E che dire degli enormi rischi corsi relativi al divieto di transito dei mezzi di soccorso, ambulanze, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e quant’altro? E intanto, passata l’estate, l’inverno è alle porte. Ciò renderà le piste sterrate di Pappaloppe, Enatuda e Perun’Ebbas impercorribili e a tutt’oggi, nessuno ha notizie di una viabilità alternativa. Il Comitato continuerà con tenacia nella sua azione portando proposte operative alle autorità competenti e al Commissario affinchè questo stato di disagio si risolva nell’unico modo possibile: la riapertura al traffico del ponte di Oloè!»

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