Tutela e valorizzazione dell’Insularità nella Costituzione: lo propone la F.A.S.I. in un referendum

Sonia

Tutela e valorizzazione dell’Insularità nella Costituzione: lo propone la F.A.S.I. in un referendum

lunedì 02 Ottobre 2017 - 14:36
Tutela e valorizzazione dell’Insularità nella Costituzione: lo propone la F.A.S.I. in un referendum

Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I.

Importante presa di posizione della Federazione Associazioni Sarde in Italia

In un periodo come quello attuale, in cui si parla tanto dei problemi inerenti all’insularità territoriale, un’importante presa di posizione viene dal Comitato Esecutivo della F.A.S.I., la Federazione Associazioni Sarde in Italia, tramite la sua presidente Serafina Mascia, ha deliberato di sostenere un Referendum, che ha come obiettivo il riconoscimento nella Costituzione Italiana della tutela e valorizzazione dell’insularità e delle prerogative che ne conseguono dal punto di vista economico e sociale.

«Da oltre 40 anni – dichiara la presidente Mascia – i Circoli degli emigrati sardi sono impegnati nella lotta per risolvere i problemi dei trasporti, che è centrale per il loro rapporto con la propria terra e che è cruciale per tutti i sardi, per il loro diritto alla mobilità e per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. La soluzione del problema è la piena realizzazione della continuità territoriali per tutti, colmando il gap strutturale dell’insularità e gli svantaggi che ne derivano in tutti i campi».

«Il principio dell’insularità, del superamento degli impliciti svantaggi per garantire la coesione sociale dei territori europei è già contenuto nell’art. 138 del Trattato costitutivo dell’Unione Europea ed è stato riaffermato più volte, in primis nella conferenza di Nizza – prosegue la FASI. Anche la Corte Europea si è espressa in questo senso: regole uguali applicate a situazioni estremamente diseguali creano discriminazioni all’incontrario. Anche il D.lg.42 del 2009, votato dal Parlamento italiano, riconosce lo svantaggio dell’insularità. Ma è rimasto lettera morta. Occorre dunque una norma che abbia la forza cogente della Costituzione, sulla quale siano incardinate misure legislative, che – oltre al richiamo di principio – contenga le possibilità di deroga, la casistica, le misure economiche e finanziarie per superare le condizioni dello svantaggio. Anche recentemente, a proposito della politica regionale dei trasporti, sono state citate le regole europee: a queste regole non si oppongono le deroghe che possono derivare dall’applicazione del principio dell’insularità. Perché? Perché la Sardegna non è stata abbastanza forte da far approvare dallo Stato Italiano, inquadrata in un campo di normativa europea, una legge conseguente. Il Referendum – conclude la presidente Mascia – può essere occasione e strumento per creare e far sentire questa forza attraverso la mobilitazione di tutto il popolo sardo».

Michele Pintore

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