Zara, il coordinatore della Base scrive a Soddu:«si mantengano gli impegni presi verso la biblioteca Satta»

Salvatore

Zara, il coordinatore della Base scrive a Soddu:«si mantengano gli impegni presi verso la biblioteca Satta»

lunedì 21 Agosto 2017 - 16:55
Zara, il coordinatore della Base scrive a Soddu:«si mantengano gli impegni presi verso la biblioteca Satta»

Nuoro, una sala consultazione della Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

«Carissimo Sindaco, la Base fonda la sua azione politica e amministrativa su un elemento che considera ineludibile: la credibilità. Che poi, per un amministratore pubblico, si sostanzia sulla sua capacità di mantenere fede agli impegni presi».

Massimo Zara (foto Cronache Nuoresi)

Massimo Zara (foto Cronache Nuoresi)

Lo evidenzia il coordinatore della Base di Nuoro Massimo Zara  in una lettera  indirizzata al primo cittadino Soddu:«sulla annosa questione della biblioteca Sebastiano Satta».

Secondo Zara sta mancando l’impegno da parte dell’Amministrazione nei confronti del Consorzio di pubblica lettura:«certo, non dimentichiamo la causa del caos normativo in cui versa l’ente (ovvero la legge regionale n. 2 del 2016), come non ignoriamo il tema del controllo sulla gestione di una istituzione che vive dai contributi degli enti consorziati, i quali hanno l’obbligo di legge di giustificare la spesa del singolo euro.

Tuttavia, anche a seguito di un rinnovato e disteso dialogo con la Regione – nel quadro di una interlocuzione più ampia sul futuro sistema delle istituzioni culturali della città – l’amministrazione comunale aveva preso l’impegno di garantire, anzitutto, il regolare funzionamento del consorzio bibliotecario.

Questo onere prevedeva il versamento della quota di contribuzione per il 2017, secondo le modalità stabilite negli atti consortili (quindi non tutti i 293 mila euro subito, ma neanche i “soli” 108 mila euro, quantificati sulla base di una, secondo noi, erronea interpretazione statutaria), il giorno dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2017-2019.

Lo abbiamo fatto guardando negli occhi i lavoratori della biblioteca, anche quelli che – per discutibili scelte (sarebbe meglio dire “non scelte”) dirigenziali, non prestano più la propria preziosa collaborazione, ma confidano sulla possibilità di poterla nuovamente esercitare, naturalmente nella cornice normativa data. Lo abbiamo fatto, a fortiori, davanti alla città intera.

Ebbene, ci amareggia registrare che, ad oggi, non risulta adottato alcun atto formale con il quale trasferire al consorzio bibliotecario la quota, o parte di essa, in capo al Comune di Nuoro.

Sappiamo bene che Tu, Andrea, in queste settimane stai dando anima e corpo – in perfetta affinità con l’assessore alla cultura Sebastian Cocco – al progetto di candidatura di Nuoro Capitale Italiana della Cultura per il 2020. E di tale impegno ti vogliamo dare anche in questa sede pubblicamente atto, perché questa sfida è il principale bene che il movimento della Base ha dato in dote al programma elettorale della nostra squadra, di cui sei il riconosciuto e valente capitano.

Credo sia, dunque, interesse di tutti comprendere le ragioni di questo ritardo e porvi immediatamente rimedio».

«Non vogliamo accedere neanche per un secondo all’idea che la precisa – e prioritaria – volontà politica di salvaguardare la Biblioteca Sebastiano Satta non trovi coerente e pronta corrispondenza nell’agire amministrativo; ti chiediamo, insomma, di vigliare affinché il sacro fuoco della politica non soccomba davanti alla tiepida burocrazia, come pure in altre occasioni ci é capitato di abbiamo registrare- conclude Zara.

In caso contrario occorre, senza indugio e con determinazione, invertire la rotta e adottare gli accorgimenti che il Tuo ruolo ti riserva. La Base, come sempre, sosterrà con convinzione qualsiasi decisione Tu voglia intraprendere nel senso indicato. Il nostro movimento, che pure esige un modello più efficiente del servizio di pubblica lettura, non vuole essere accomunato alla schiera di coloro che vogliono, direttamente o indirettamente, il declino irreversibile della Biblioteca Satta».

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