Tagli alla Sanità: giovedì prossimo tutti in piazza a Cagliari per dire no alla nuova riforma regionale

Sonia

Tagli alla Sanità: giovedì prossimo tutti in piazza a Cagliari per dire no alla nuova riforma regionale

mercoledì 28 Giugno 2017 - 12:38
Tagli alla Sanità: giovedì prossimo tutti in piazza a Cagliari per dire no alla nuova riforma regionale

L'assemblea sindacale preparatoria allo sciopero generale

È stata indetta dai tre principali sindacati, CGIL, CISL e UIL la manifestazione che avrà luogo il 6 luglio a partire dalle 10:00 a Cagliari alla quale sono invitati a partecipare tutti i lavoratori e le lavoratrici impegnati in ambito sanitario.

Molteplici, secondo le organizzazioni sindacali, le ragioni per aderire alla protesta: una riforma sbagliata che non migliora nulla e anzi non farebbe altro che creare disagi ai cittadini con una sanità inefficiente e contestualmente cercare di far promuovere risorse e opportunità per i lavoratori e omogeneità dei servizi in tutta l’Isola.

Lunedì scorso i segretari Nino Cois (FPCGIL), Davide Paderi (FP CISL) e Fulvia Murru (UIL FPL) hanno incontrato i lavoratori nell’ambito di un’assemblea preparatoria allo sciopero generale denunciando la profonda inadeguatezza della riforma che non tiene conto minimamente di chi opera nel settore sanitario e che dovrà poi subirne le conseguenze. Un altro tasto dolente è la riduzione dei posti letto non accompagnata da un adeguato sviluppo della rete dei servizi che tenga conto della particolarità orografica del nostro territorio. L’ accusa è che questa riforma altro non farebbe che appoggiare la sanità privata.

Molti reparti e sale operatorie sono già stati chiusi in diverse regioni e il rischio è che alla fine interi territori rimangano senza strutture qualificate e dunque senza un’assistenza sanitaria accettabile.

Nonostante ripetuti tentativi fatti dai sindacati l’Assessorato competente non si sarebbe mai dimostrato disponibile al dialogo ed è proprio questa la ragione che porta a mettere in atto una manifestazione per costringere la Regione  a costruire un accordo che garantisca i diritti dei lavoratori.

Raffaele Ceccarelli

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