Commercianti di Nuoro stressati da una crisi che li attanaglia e inascoltati dall’Amministrazione Comunale per i disagi che incontrano nel doversi adeguare alle nuove modalità di raccolta del secco non riciclabile.
La Confcommercio porta avanti le loro istanze e si appella all’assessore all’Ambiente Giuliano Sanna affinché dopo i diversi incontri fatti, apporti concretamente le opportune modifiche alla gestione di conferimento dei rifiuti.
«La frazione del secco indifferenziato è, infatti, ritirato solo una volta alla settimana (prima tre volte, a giorni alterni). Facile immaginare i disagi che stanno affrontando gli operatori commerciali nel dover immagazzinare i bustoni del secco per un’intera settimana – precisa l’associazione di Categoria. Specie nei pubblici esercizi (ristoranti, pizzerie e bar) che, per struttura immobiliare e privi di appositi spazi, facilmente possono correre il rischio di subire sanzioni da parte delle autorità competenti per infrazioni di natura igienico-sanitaria. E di certo non agevolano le alte temperature di questi giorni (e dei prossimi tre mesi..). Confcommercio ricorda che le imprese (le cosiddette utenze non domestiche) contribuiscono ai fini TARI con percentuali importanti, con bollette esorbitanti».
«Durante l’incontro del marzo scorso- conclude Confcommercio- gli amministratori comunali dichiararono che se i commercianti volevano più servizi, occorreva pagarli. Tentativo che è stato immediatamente respinto proprio perché le cartelle TARI delle aziende sono già fin troppo salate e che, anzi, dalla istituzione della differenziata (apportatrice di chissà quali benefici..) non hanno fatto altro che aumentare negli anni e il servizio è stato pure ridotto. Riguardo ciò, a oggi, non è stato reso noto in cosa consisterà il risparmio e quali benefici porterà e se ci sarà un’effettiva riduzione della bolletta. Sarebbe altresì interessante quando verrà emanato il nuovo bando per la gestione del servizio. L’ultima volta (l’ennesima..) era stata indicata la data del 31 marzo per la pubblicazione del bando di gara d’appalto».
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