La sanzione: “per non aver rispettato il divieto di circolazione e per aver arrecato grave pericolo per l’incolumità dei corridori del giro d’Italia oltre che per la propria”

Nel pomeriggio odierno si è conclusa la terza giornata del 100° Giro d’Italia con la tappa Tortolì-Cagliari.

Lungo l’intero percorso, al fine di garantire la sicurezza della gara sono state emanate ordinanze di sospensione della circolazione per la chiusura delle strade dalle Prefetture e dai Sindaci dei comuni interessati dal passaggio della carovana.

Nuoro. Un frame dal video dell’invasione dei percorso al Giro d’Italia\

Nel primo pomeriggio di ieri, nel centro abitato di Nuoro due persone vestite in modo stravagante con abiti rosa e gialli, incuranti del dispositivo di sicurezza in atto, hanno invaso a bordo delle proprie biciclette il percorso di gara suscitando l’ilarità del pubblico ma, precisa la Questura di Nuoro, anche mettendo a rischio la propria incolumità e quella dei ciclisti che da lì a poco sarebbero sopraggiunti a gran velocità.

L’organizzazione del dispositivo di sicurezza della gara, gestito dalla Polizia Stradale ha previsto la dislocazione di motociclisti che anticipano l’arrivo dei corridori proprio per prevenire turbative della circolazione o eventuali intrusioni.

Ciò ha consentito ad un motociclista della Stradale di individuare i due intrusi e intimare loro di lasciare immediatamente il percorso di gara. Solo l’uomo vestito di giallo si è fermato mentre l’improvvisato ciclista vestito di rosa si è dato dava alla “fuga” ma è stato raggiunto poco dopo dal motociclista della Stradale. Secondo la ricostruzione della Questura, Il poliziotto avrebbe avvicinato il ciclista intimandogli di fermarsi ma questi, perdendo il controllo della bicicletta, sarebbe caduto a terra, rialzandosi immediatamente, fortunatamente, senza riportare conseguenze.

I due improvvisati ciclisti sono stati multati – l’importo del provvedimento non è stato reso noto – per non aver rispettato il divieto di circolazione e per aver arrecato grave pericolo per l’incolumità dei corridori del giro d’Italia oltre che per la propria.

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