Progetto accoglienza migranti. Nuoro a un bivio: se non si aderisce allo SPRAR sarà attivato il Centro accoglienza

Sonia

Progetto accoglienza migranti. Nuoro a un bivio: se non si aderisce allo SPRAR sarà attivato il Centro accoglienza

sabato 22 Aprile 2017 - 16:19
Progetto accoglienza migranti. Nuoro a un bivio: se non si aderisce allo SPRAR sarà attivato il Centro accoglienza

Nuoro, gruppo di migranti davanti alla Questura (foto S.Novellu)


«Se non partirà il bando SPRAR, la palla passerà alla Prefettura che attiverà comunque il Centro di accoglienza in città»

Maggioranza compatta questa mattina in sede di conferenza stampa, tenutasi nella sala delle rappresentanze del Comune di Nuoro, sull’argomento accoglienza ai migranti.

Il consiglio comunale sull'adesione del Comune di Nuoro al progetto SPRAL (foto Cronache Nuoresi)

Il consiglio comunale sull’adesione del Comune di Nuoro al progetto SPRAR (foto Cronache Nuoresi)

Ha suscitato perplessità e anche rabbia tra i cittadini nuoresi il fatto che il comune di Nuoro ha aderito al progetto SPRAR che prevede l’attivazione della micro ospitalità tra le famiglie che vi aderiranno attraverso  la disponibilità delle case. Una polemica alimentata anche dall’opposizione comunale e regionale, secondo cui, la maggioranza Soddu «non doveva utilizzare questo argomento per fini di battaglie e guerriglia politica».

Andrea Soddu assieme agli assessori Antonio Belloi, Valeria Romagna, al vice sindaco Sebastian Cocco, ai consiglieri Graziano Siotto, Marcello Calia, Eleonora Angheleddu, Giovanna Zedde e Claudia Camarda, hanno spiegato i motivi secondo i quali non si può rinunciare all’attivazione della linea SPRAR.

«Tale progetto non sarà imposto ai cittadini nuoresi ma chi vorrà vi aderirà spontaneamente e sarà remunerato secondo le linee guida previste dal bando» – hanno precisato gli amministratori, evidenziando possibili effetti negativi derivanti dalla eventuale non attivazione di questa tipologia di accoglienza.

«Comunque sia si tratta di rifugiati politici già identificati dalle Forze dell’ordine i quali, se non ospitati in questo modo finiranno in una struttura di accoglienza che verrà organizzata in città; allora si che la gestione del fenomeno si farà veramente difficile, come hanno dimostrato gli esempi di altri centri del nuorese e della Sardegna».

L’intervista al sindaco Andrea Soddu

Il sindaco aggiunge: «preferiamo che i soldi vadano alle famiglie nuoresi e agli operatori sociali piuttosto che alle organizzazioni  di “Mafia Capitale”».

Dati alla mano, nel corso della conferenza stampa, è stato spiegato che, contrariamente alle accuse dei giorni scorsi, non saranno toccati i soldi del bilancio comunale: «lo scorso anno è stato speso per i servizi alla persona che hanno riguardato nel dettaglio 368 persone disagiate all’incirca 911 mila euro» ha detto l’assessore ai Servizi Sociali Valeria Romagna.

L'intervento di Valeria Ciusa Romagna nel carcere di Badu 'e Carros (foto S.Novellu)

L’assessore Valeria Romagna (foto S.Novellu)

Poi è stato precisato che non ci sarà nessun lavoro per gli immigrati ma il bando SPRAR prevede l’insegnamento della lingua italiana, la presenza di un mediatore culturale e l’attivazione di corsi professionali che diano poi una possibilità a queste persone. Un progetto aderente ai requisiti SPRAR è stato già attivato nel quartiere del Rosario dall’associazione Migrantes, col coinvolgimento dei residenti e la parrocchia – ha evidenziato l’assessore Romagna.

«Nuoro non è una realtà razzista – ha ricordato poi il primo cittadino – infatti in città c’è una comunità molto ampia di rumeni e senegalesi composta da circa 1100 famiglie».

Nel capoluogo barbaricino comunque saranno ospitati complessivamente 124 migranti attraverso la linea SPRAR e il progetto sarà attivato al 95 per cento dal Governo e il 5 per cento dal Comune di Nuoro.

«Già altri Comuni della Sardegna hanno attivato questa tipologia di accoglienza con riscontri positivi – conclude Andrea Soddu – e sono previsti una serie di incontri nei quartieri, nelle parrocchie e nelle scuole con i cittadini e gli studenti per rispondere a tutti i dubbi e per dare spiegazioni riguardo il progetto».

In proposito si inizierà il 4 maggio con un convegno con il responsabile dello SPRAR regionale e esperti del settore che spiegeranno a 360 gradi il fenomeno dell’immigrazione e degli sbarchi.

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