Ponte di Oloè: vertice in Prefettura per trovare una soluzione per la riapertura definitiva del collegamento

Sonia

Ponte di Oloè: vertice in Prefettura per trovare una soluzione per la riapertura definitiva del collegamento

venerdì 31 Marzo 2017 - 13:12
Ponte di Oloè: vertice in Prefettura per trovare una soluzione per la riapertura definitiva del collegamento

Il ponte di Oloè sequestrato dall'Autorità giudiziaria

Trovare una soluzione per mettere in sicurezza e poter riaprire definitivamente il ponte di Oloé, sulla provinciale Oliena-Dorgali, danneggiato dal nubifragio del gennaio scorso. Sarà il tema al centro della riunione fra i tecnici della Provincia di Nuoro ed i consulenti della magistratura che, nel febbraio scorso, ha posto sotto sequestro il ponte.

È quanto sollecitato dalla prefetta di Nuoro, Daniela Parisi, in un vertice del Comitato ordine e sicurezza che si è tenuto oggi in prefettura a Nuoro. La provinciale era stata chiusa a gennaio per lo smottamento di una campata, poi riaperta a senso unico alternato a metà febbraio per il via libera dei tecnici della Provincia e subito richiusa su disposizione del Gip del tribunale di Nuoro che ha sottoposto il ponte a sequestro preventivo.

«Oggi abbiamo concordato un nuovo vertice per la prossima settima fra tecnici della Provincia e consulenti della Procura – ha spiegato Daniela Parisi -. In quella sede verrà fatta un’analisi delle problematiche del ponte e la possibilità di trovare una soluzione che consenta di valutare le possibilità di una riapertura, visto che si tratta di una strada che danneggia notevolmente i residenti a Dorgali e a Oliena e non solo». “L

«La gravità della situazione vuole che si metta mano subito per cercare di riaprire il prima possibile il ponte – ha detto il sindaco di Oliena, Martino Salis -. C’è grande preoccupazione per il problema degli allevatori che per raggiungere le aziende devono fare tanti chilometri in più, ma anche perché con la stagione turistica alle porte e col grande transito che c’è in quella strada per poter raggiungere le spiagge di Cala Gonone, ci sarebbe un notevole disagio per i turisti. Le istituzioni tuttavia stanno dialogando e quando questo succede le soluzioni si possono trovare più facilmente». Il nuovo fascicolo aperto dalla Procura riguarda l’ultimo cedimento del ponte, nonostante i lavori che lo avevano rimesso a nuovo dopo la tragica alluvione del 18 novembre 2013, quando crollò e inghiottì un’auto della Polizia in cui morì l’agente Luca Tanzi. Allora il ponte era rimasto chiuso per otto mesi e il ripristino aveva comportato una spesa di 2,9 milioni di euro.

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