David di Donatello a Gianfranco Cabiddu: “un premio per il cinema sardo’

Sonia

David di Donatello a Gianfranco Cabiddu: “un premio per il cinema sardo’

martedì 28 Marzo 2017 - 13:00
David di Donatello a Gianfranco Cabiddu: “un premio per il cinema sardo’

Premiata la miglior sceneggiatura adattata per La stoffa dei sogni

«È un successo per il cinema sardo». Il regista cagliaritano Gianfranco Cabiddu esprime la sua gioia per il grande traguardo ottenuto: il David di Donatello per la miglior sceneggiatura adattata, per La stoffa dei sogni. Un film liberamente ispirato a L’Arte della commedia di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione de La Tempesta di Shakespeare.

Un lungometraggio, con nove nomination, tra cui quella a Sergio Rubini come miglior attore e a Ennio Fantastichini come attore non protagonista.

Un trionfo ottenuto in una categoria nuova. La sceneggiatura del film pensato e girato sull’isola dell’Asinara, ma che travalica i confini, è stata scritta assieme a Ugo Chiti e Salvatore De Mola.

All’indomani del trionfo, Cabiddu su facebook ha voluto ringraziare quanti lo hanno sostenuto: «Grazie a tutti voi. Sento che questo premio appartiene ad ognuno di voi che, tra mille difficoltà, mi ha accompagnato nella tessitura di questa ‘Stoffa’ e aiutato a realizzare un sogno condiviso».

Da ieri sono fioccati sui social numerosi commenti, note di elogio e messaggi di auguri da parte di registi, fan, amici, istituzioni.  Cabiddu ha manifestato la sua gioia anche per il David ad un altro sardo, Mario Piredda con il corto A Casa mia. «Mario è stato mio aiuto regista in un lavoro che racconta la storia della miniera di Montevecchio lo stimo molto e sono davvero contento per lui. La stoffa dei sogni, film omaggio a Eduardo de Filippo, è – sostiene Cabiddu – volutamente girato all’Asinara non solo come sfondo scenografico di incanto, ma come luogo carico di storia e fascino naturalistico, un luogo simbolo, un paradiso espropriato per oltre un secolo ai suoi abitanti, patrimonio dell’umanità. L’auspicio è che vi si possa tornare a vivere e che sia restituito ai suoi abitanti con un progetto consapevole e armonico. Come sardi abbiamo il dovere e la responsabilità di custodire la sua bellezza per le future generazioni».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi