Libano e Sardegna si incontrano a Nuoro

Sonia

Libano e Sardegna si incontrano a Nuoro

giovedì 16 Marzo 2017 - 11:57
Libano e Sardegna si incontrano a Nuoro

Comune di Nuoro, Giornate Sardo Libanesi (foto Cronache Nuoresi)

Questa mattina una delegazione libanese proveniente dalla città di Zouk è stata accolta dal primo cittadino Andrea Soddu e dal Commissario straordinario del Consorzio Universitario Nuorese Fabrizio Mureddu, presenti anche il vice sindaco Sebastian Cocco, il presidente del consiglio comunale Fabrizio Beccu e il presidente della Camera di Commercio Agostino Cicalò.

Comune di Nuoro, Giornate Sardo Libanesi (foto Cronache Nuoresi)Comune di Nuoro, Giornate Sardo Libanesi (foto Cronache Nuoresi)

Comune di Nuoro, Giornate Sardo Libanesi (foto Cronache Nuoresi)

L’evento è nato in occasione delle giornate sardo libanesi che si svolgeranno dal 16 al 18 marzo, dove attraverso seminari, visite al mondo imprenditoriale locale, la rappresentanza libanese costituita dal sindaco di Zouk Abdou Hajj, dalla professoressa universitaria Nadine Nassif e da a diversi esponenti politici e imprenditori libanesi, si confronterà sulle opportunità di scambio a livello culturale, sociale ed economico fra il Libano e la Sardegna ed in particolare tra la città di Zouk e il capoluogo barbaricino.

Il primo obiettivo che si tende a raggiungere è quello di creare un ponte tra l’Università di Zouk che conta oltre 70 mila studenti e quella nuorese per una collaborazione fattiva nell’ambito della ricerca in campo naturalistico e forestale.

«Ci preme costruire buoni rapporti con una terra che come noi si affaccia sul Mediterraneo» ha detto il primo cittadino di Zouk mentre Andrea Soddu ha sottolineato come l’amicizia fra i due popoli sarà il collante per instaurare qualsiasi rapporto di collaborazione:«per noi sardi infatti questo sentimento è tutto».

Il progetto nasce dall’iniziativa del professore libanese universitario George Assun che oltre vent’anni fa venne nel capoluogo barbaricino come studente e da allora non ha mai smesso di tornare in Sardegna.

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