Carrozziere “ripuliva” veicoli rubati sostituendo i numeri di telaio: denunciato

Sonia

Carrozziere “ripuliva” veicoli rubati sostituendo i numeri di telaio: denunciato

giovedì 02 Marzo 2017 - 10:00
Carrozziere “ripuliva” veicoli rubati sostituendo i numeri di telaio: denunciato

Le due auto sequestrate dalla Polizia

Le indagini sono scattate dopo il fermo di una Mitsubishi Pajero di colore bianco durante un posto di blocco effettuato sulla Provinciale 129, all’altezza del bivio di Orotelli, il 15 aprile scorso.

In quell’occasione gli agenti della Polizia rilevarono alcuni particolari (la targhetta col numero di telaio risultava ben pulita rispetto al resto e riverniciata di recente) che li indussero a ritenere la provenienza illecita dell’autovettura anche per la sua somiglianza con un’autovettura analoga rubata nel precedente mese di febbraio. Il mezzo fu subito messo sotto sequestro.

Le successive indagini messe in atto dagli agenti della Squadra Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Ottana, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro, dott. Andrea Garau, hanno confermato i sospetti. Il proseguo delle indagini ha poi consentito di appurare il coinvolgimento di M.F. (alla guida del fuoristrada al momento del fermo) oltre che nel riciclaggio di alcune parti del veicolo in suo possesso, anche nel suo furto e la sua complicità con un carrozziere di Orotelli.

La mattina del 26 luglio, nel corso di un controllo effettuato nella carrozzeria di proprietà di P.S., i poliziotti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro una scocca riconducibile ad un Mitsubishi Pajero di colore Blu/Silver completa di placca metallica sulla quale risultava il numero identificativo del telaio oltre a un altro Pajero di colore blu in ottime condizioni con punzonato sul longherone lo stesso numero identificativo rilevato sulla predetta scocca di autovettura.

Secondo gli investigatori, dunque, P.S. reperiva veicoli “puliti” da utilizzare per riciclare quelli provento di furto. La “placca” ben conservata e la documentazione inerente il mezzo (carta di circolazione e certificato di proprietà) rinvenuti sottoposti a sequestro, infatti, avrebbero consentito a P.M. di regolarizzare un veicolo di illecita provenienza attraverso la saldatura a filo continuo di placche (recanti nuovi numeri identificativi) sulle superfici metalliche recanti i numeri identificativi originali dei veicoli.

Da qui la denuncia all’Autorità giudiziaria e, nella mattinata del 28 febbraio scorso l’esecuzione dell’ordinanza di obbligo di dimora per l’accusa di riciclaggio.

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