Saiu. «Dove sono finiti gli arredi e le attrezzature dell’Ostello della Gioventù?»

Sonia

Saiu. «Dove sono finiti gli arredi e le attrezzature dell’Ostello della Gioventù?»

martedì 21 Febbraio 2017 - 12:44
Saiu. «Dove sono finiti gli arredi e le attrezzature dell’Ostello della Gioventù?»

Una struttura realizzata da 27 anni e mai aperta

«Prima di sognare le Dolomiti sarebbe meglio aprire l’ostello, collegare le fogne e prendersi cura del Monte».

Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

L’attacco arriva come di consueto dal consigliere dell’opposizione Pierluigi Saiu (Uniti per Nuoro) che annulla tempestivamente le prospettive idilliache della Giunta Soddu sull’Ortobene, chiedendo delucidazioni sull’ostello della Gioventù mai aperta e realizzata 27anni fa.
Nel 1990, la Regione affidò l’incarico di progettazione per la realizzazione di un ostello della gioventù al Monte Ortobene, in località Farcana.  La struttura, completata nel 2004, è ancora chiusa. Non è mai stata aperta. Mai utilizzata. Affidata due volte in gestione e mai entrata in funzione. Un altro esempio vergognoso di spreco di denaro pubblico, di intoppi burocratici, di inspiegabili ritardi e misteriosi contrattempi. L’opera viene conclusa nel 2004. Quattordici anni dopo l’assegnazione dell’incarico di progettazione – spiega Saiu.

La questione relativa alle quote è nota a tutti. Errori e imprecisioni si ripetono con facilità disarmante. Solo dopo la conclusione dei lavori ci si rende conto che la struttura non può ospitare 50 persone come previsto e il numero scende a 25. Se consideriamo che l’opera  è costata circa un milione di euro, ogni posto letto è costato 40.000 euro. Roba da grand hotel, altro che ostello!

Nel 2005 viene fatta la gara per assegnare la struttura e c’è l’aggiudicazione provvisoria. Quella definitiva arriva nel 2012, sette anni dopo, ma le cooperative che se l’erano aggiudicata  si ritirano. Così nel 2013 la struttura viene di nuovo messa a bando e aggiudicata l’anno dopo. Il canone è di poco superiore agli 8.000 euro all’anno per vent’anni e dovrà essere corrisposto con interventi alla struttura e l’acquisto di arredi e attrezzature da aggiungersi a quelli esistenti. In altre parole, chi se lo è aggiudicato dovrà eseguire lavori e acquistare arredi per 166.000 euro».

«Nella relazione tecnica si legge che la struttura è inagibile e richiede lavori di manutenzione straordinaria. Il 25 febbraio del 2015 i gestori della struttura comunicano che l’ostello non è collegato alla rete idrica. Dopo 25 anni e un milione di euro spesi la struttura non ha l’acqua! A due anni da quella comunicazione l’ostello è ancora chiuso. Perché? Per quale ragione? In che condizioni si trova adesso la struttura? Che fine hanno fatto gli arredi acquistati? Dove sono finite le attrezzature che erano dentro l’ostello? Quali sono le condizioni dei solai?  conclude Saiu.  Scriverò una lettera al presidente della commissione lavori pubblici per chiedere un sopralluogo della commissione insieme al dirigente responsabile. È una vergogna che dopo ventisette anni quella struttura sia ancora chiusa. È incredibile che il sindaco parli di palestra della felicità e albergo diffuso al Monte e poi l’ostello sia ancora così. I proclami sulla ZPS, che secondo Soddu farebbe competere l’Ortobene con le Dolomiti, si scontrano con i finanziamenti sul Monte persi da questa giunta e con le tante piccole cose che ci sono ancora da fare. La riperimetrazione della ZPS è un tema posto con forza anche dall’Associazione Salvaguardia Monte Ortobene e va affrontato, insieme a tutte le altre segnalazioni (strade, illuminazione, discariche abusive) che vengono fatte al comune».

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