Gli operai di Ottana alla Regione: “risposte chiare sul nostro futuro vincolate da accordi scritti”

Sonia

Gli operai di Ottana alla Regione: “risposte chiare sul nostro futuro vincolate da accordi scritti”

venerdì 17 Febbraio 2017 - 12:34
Gli operai di Ottana alla Regione: “risposte chiare sul nostro futuro vincolate da accordi scritti”

Ottana Energia. La salita sulla ciminiera per protesta (foto Cronache Nuoresi)

Un futuro incerto nonostante dopo mesi di silenzio sulla vertenza dei lavoratori di Ottana Polimeri e Ottana Energie, la politica regionale si stia muovendo per capire quali siano le prospettive di ripresa dei due stabilimenti. Ma ai lavoratori del sito industriale di Ottana questo non basta e attraverso un comunicato stampa chiedono risposte certe e chiare vincolate da accordi scritti.

“Abbiamo sempre sostenuto – scrivono i lavoratori – con tutte le Oo.Ss l’indispensabile sostegno da parte di Stato e Regione atto a favorire e a pianificare un progresso strutturale delle attuali produzioni che della salvaguardia ambientale e della sicurezza scrivono: il Piano Energetico approvato dalla Giunta Regionale è fondamentale per un progetto di sviluppo generale della Sardegna ma contiene un grave limite per il fatto di non indicare nell’immediato i tempi per l’arrivo del metano nell’Isola ed in particolare al centro Sardegna. I ritardi sul metano rischiano di essere fatali per un sistema produttivo tutto da preservare e rilanciare. Riteniamo grave che da parte del Governo, l’area industriale di Ottana non sia stata inserita nei siti nazionali di bonifica. Urge porvi rimedio immediatamente. È un atto dovuto per il territorio e le comunità ma non sarà  certo questa azione la soluzione alla disoccupazione e allo spopolamento. La situazione della centrale termoelettrica di Ottana Energia con i dipendenti in scadenza degli ammortizzatori sociali è ancor più la drammatica situazione di Ottana Polimeri ci devono portare ad una seria e attenta riflessione”.

“Pretendiamo questa volta risposte chiare e semplici vincolate ad accordi scritti. Siamo convinti che sia di fondamentale importanza creare le condizioni di un riavvio immediato della centrale termica ferma da oltre un anno, dove sia gli investimenti dei privati e l’azione del pubblico creino condizioni tecnico/economiche che garantiscano a quel punto la concomitante messa in marcia degli impianti chimici di Ottana Polimeri o comunque l’immediato rientro dalla cassa integrazione di tutti i lavoratori del sito industriale. Non siamo disposti a sopportare altre delusioni o prese in giro, se dalla lotta degli operai nasce una occasione per la centrale O.E., devono esserci ricadute immediatamente su tutti i lavoratori coinvolti, Ottana Polimeri, imprese di manutenzione e di movimentazione merci – concludono i lavoratori di Ottana”.

“La Regione, il Governo e le comunità locali devono perseguire un accordo di programma con le parti coinvolte per il rilancio dell’intero sito, accordo vincolante che noi consideriamo l’unica via percorribile per salvare il lavoro, gli operai (tutti) e le loro famiglie”.

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