Da oggi, dopo 127 anni, chiude la linea ferrovia Nuoro- Macomer

Sonia

Da oggi, dopo 127 anni, chiude la linea ferrovia Nuoro- Macomer

lunedì 12 Dicembre 2016 - 14:45
Da oggi, dopo 127 anni,  chiude la linea ferrovia Nuoro- Macomer

Nuoro, la stazione ferroviaria ARST (foto S.Novellu)

Nuoro, unica provincia d’Italia non servita da una rete ferroviaria

Da oggi e fino a data da destinarsi i treni sulla linea Nuoro-Macomer non viaggeranno. Una chiusura disposta dall’Arst, dalla quale dipendono le ferrovie secondarie della Sardegna, a causa delle misure restrittive decise dal ministero dei Trasporti, su input dell’Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria, che impongono la presenza di casellanti nei passaggi a livello e un secondo macchinista nella cabina di guida. A disposizione dei passeggeri ci sono ora i pullman sostitutivi, che toccheranno tutti i paesi dove erano previste le fermate del treno. Una situazione che fa insorgere sindacalisti e politici locali.

«Si spera che questa sia solo una chiusura temporanea e non il preludio di uno stop definitivo della tratta, in questo caso Nuoro sarebbe l’unica provincia d’Italia non servita da una rete ferroviaria – denuncia il segretario provinciale del settore trasporti della Cgil Giuseppe Porcu – Noi stiamo facendo pressione interessando tutti i sindaci. La cosa è scandalosa considerato che sono già stati stanziati 3 milioni per la messa in sicurezza della linea e l’Arst sta procedendo alla selezione dei casellanti. Inoltre sono stati acquistati 4 mezzi per la Nuoro-Macomer con investimenti importanti, non vorremmo che si buttasse via tutto e si lasciasse la popolazione priva di un servizio così importante per tantissimi studenti e lavoratori». I sindaci di Nuoro e Macomer, Andrea Soddu e Antonio Succu, hanno già adottato le delibere con le quali si chiede un intervento urgente alla Regione affinché si attivi con la politica nazionale “per far ripartire la linea nel minor tempo possibile”. Per venerdì 16 è previsto un incontro a Cagliari tra sindacati e dirigenti dell’Arst. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale del PdS Gianfranco Congiu.

«Gli scenari che si aprono con la chiusura di questa linea evocano gli spettri di isolamento del passato – sottolinea – Non chiedo corse sostitutive sui pullman ma l’immediato impiego di mezzi e uomini che presidiino qui pochi attraversamenti privati ancora presenti e dispongano le più opportune turnazioni di servizio per garantire il doppio macchinista in cabina».

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